Qui sotto un estratto dell'articolo:
Enquanto militantes ideologizados abdicavam de sua capacidade de discernir que um político torrar dinheiro do brasileiro à toa é algo errado na última semana, o jornal espanhol ABC escandalizou-se com a forma como a presidente Dilma Rouseff esbanjava dinheiro do trabalhador em Roma...
Todavia, o quanto Dilma torrou dinheiro do brasileiro chamou atenção mesmo da imprensa espanhola, acostumada com as malversações do rei Juan Carlos, famoso por ter ido caçar elefantes em Botsuana enquanto seu país tornava-se preocupação mundial por ser um dos mais afetados pela crise econômica...
Juan Carlos veio a público pedir desculpas por sua forma anti-ética de desperdiçar dinheiro tomado dos espanhóis (fato sem precedentes no Reino). Dilma, após uma desculpa tragicômica e com sabor de deboche emitida por Antônio Patriota, parece que vai optar pelo silêncio...
Dilma malgastou € 125.990,00 (R$ 324 mil) em viagem semi-turística a Roma a fim de conhecer o novo papa. Sendo não-católica, apenas visa amealhar o lucro eleitoral na próxima eleição (e com dinheiro até de quem desde já não pretende votar em sua reeleição). Até o ministro da Educação, Aloizio Mercadante, por razões entre o Céu e a Terra mais insondáveis que nossa vã filosofia, foi a Roma ver o papa (não que haja muitas razões sondáveis para Mercadante ser ministro da Educação, claro)...
O valor informado pelo Itamaraty por si só é um descomunal absurdo, mas a conta que cabe aos brasileiros é ainda maior porque há o custo do deslocamento do avião presidencial. Considerando apenas os R$ 324 mil, o entourage palaciano conseguiu a proeza de torrar em uma saída para a missa o equivalente a 478 salários mínimos, montante que um reles trabalhador demoraria quarenta anos para conseguir....
Levando-se em conta que Dilma Rousseff descobriu a fórmula mágica de derrotar a miséria com R$ 80 mensais, o valor gasto em Roma seria suficiente para manter 38 pessoas, durante dez anos, longe da chamada linha da miséria extrema....
Em qualquer país minimamente sério e com um povo com doses rasas de responsabilidade, Dilma desembarcaria em um aeroporto cercado por extensa e raivosa multidão. Lamentavelmente, nenhuma manifestação há de acontecer, nem mesmo por parte dos baderneiros que, financiados com o dinheiro público, têm feito arruaças na Comissão De Direitos Humanos da Câmara dos Deputados.
“Os sistemas de ensino deverão ajustar os calendários escolares de forma que as férias escolares decorrentes do encerramento das atividades letivas do primeiro semestre do ano abranjam todo o período entre a abertura e o encerramento da Copa”.
Debiti, paure, sfiducia verso la classe politica. È la fotografia dell’Italia scattata dall’Istat nel primo rapporto sul Benessere equo e sostenibile, presentato insieme al Cnel. In particolare, tra il 2010 e il 2011, l’indicatore della “grave deprivazione” sale dal 6,9% all’11,1%, ciò significa che 6,7 milioni di persone sono in difficoltà economiche, con un rialzo di 2,5 milioni in un anno.La crisi ha fortemente intaccato il potere d’acquisto delle famiglie. Il reddito disponibile in termini reali si è ridotto in 4 anni, dal 2007 al 2011 del 5%, portando molti a intaccare i risparmi per far fronte alle esigenze, risparmiano meno o addirittura indebitandosi: la quota di persone in famiglie che hanno ricevuto aiuti in denaro o in natura da parenti non coabitanti, amici, istituzioni o altri è passata dal 15,3% del 2010 al 18,8% del 2011 e, nei primi nove mesi del 2012, la quota delle famiglie indebitate è passata dal 2,3% al 6,5%.L’Italia è il paese europeo che, dopo la Spagna, presenta la più forte esclusione dal lavoro dei giovani e l’unico con bassissime opportunità di occupazione regolare. Solo poco più di tre giovani su dieci lavorano con un tasso di occupazione del 33,8% tra i 20-24enni. Insieme ai giovani ad essere penalizzate sono anche le donne e gli abitanti del Sud con tassi di occupazione del 49,9% e del 47,8% rispettivamente. Sul fronte del paesaggio e del patrimonio culturale l’Italia è un Paese ricco che però non ha cura delle sue ricchezze, spende troppo poco per preservarle e valorizzarle, non fa rispettare integralmente le norme che dovrebbero tutelarle. Unico dato consolante del Rapporto quello sulla consapevolezza degli italiani in materia, che è cresciuta negli anni e ha portato poco più di un quinto dei cittadini a preoccuparsi per il depauperamento di queste risorse.Infine, la politica. Su una scala da zero a dieci il voto di fiducia media dei cittadini italiani verso i partiti si ferma a 2,3, laddove e’ in grave calo anche la fiducia nell’altro in senso lato.
In Italia aumenta una categoria di giovani scoraggiati e delusi che si sta lasciando andare, sono i cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training), ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, non sono in formazione e – ormai, dopo molti tentativi – non cercano più neppure un lavoro. Nel 2009, anno di inizio della crisi, i Neet erano il 19,5% di questo segmento di età. Due anni dopo (2011) erano cresciuti di oltre tre punti percentuali (22,7%). Il dato è contenuto all’interno del Rapporto Bes (il benessere equo e sostenibile in Italia) presentato stamattina dall’Istat e dal Cnel alla Camera ei Deputati. Il dato sui Neet è particolarmente allarmante in quanto spia di un disagio estremo, prima di tutto psicologico, che diventa particolarmente acuto se si considera che tra tutti i Neet, l’8,8% è costituito da laureati che, quindi, non possono neppure accedere ad un livello più alto di formazione per potersi rimettere in gioco.Tra i Neet la maggioranza è costituita da donne, del Sud e con un titolo di studio scarsamente spendibile.Speculare al fenomeno dei Neet è quello dell’abbandono scolastico che condanna ad una condizione di marginalità lavorativa e sociale specialmente i ragazzi che vengono da famiglie con bassi livelli di istruzione. Tra chi abbandona gli studi prima del tempo, il 29,7% ha genitori con licenza elementare o di scuola media, il 7,8% procede da famiglie di diplomati e solo il 2,9% di chi abbandona ha i genitori laureati.
• Quando dite "Noi siamo brasiliani!" alzate la testa, pieni di nobile orgoglio. Dovreste ringraziare Dio ogni giorno per Egli avervi assegnato nella culla del Brasile.Il governo militare brasiliano iniziò un periodo di campagna ufanistica per conquistare la simpatia della popolazione. Così nacque gli slogan "Ninguém segura este país" e "Brasil, ame-o ou deixe-o", e canzoni con frasi tipo "Eu te amo, meu Brasil, eu te amo; ninguém segura a juventude do Brasil":
• La flora è meravigliosamente ricca, dato che qui si uniscono tutti i fiori e frutti dell'universo.
• Neri, bianchi, rossi, indiani, meticci, vivono qui in pace e abbondanza.
• Le foreste brasiliane sono così compatte da poterci camminare sopra.
• È interessante notare che le foreste brasiliane sono caratterizzate dalla relativa assenza di animali selvatici.
• La pampa del sud, patria del tifone, è attraversata da mandrie di puledri indomiti, ci sono incomparabili giardini, una flora opulenta, fauna preziosa - uccelli che non migrano, da tanto che amano dove sono nati.
• Abbondano in varie regioni del paese miniere d'oro e di diamanti. Alcune regioni sono chiamate, in modo appropriato, Ouro-Branco, Ouro-Preto, Ouro-Fino, Diamantina.
• In alcune regioni perfino la polvere delle strade è aurifera.
• In alcuni coltivazioni, nel Mato Grosso, le arance, già molto dolci, quando marciscono sui rami, maturano di nuovo dolcissime. Una vera risurrezione.
• L'agricoltore ricava facilmente dalla terra tutto ciò che ha bisogno, eccetto il sale, che, per inciso, esistono grandi depositi in Brasile.
• Quasi tutte le colture danno due raccolti annuali.
• Nel suo sottosuolo, terra, aria, boschi, acque, c’è tutto. Potrebbe, se volesse, sollevare vicino ai suoi confini la Grande Muraglia Cinese.
• Nessuno, disposto a lavorare, morirà di fame. Sembra un paese di milionari, così ampiamente si spende.
• Ferite e amputazioni guariscono più velocemente che negli ospedali del Vecchio Mondo.
• Le foreste hanno pochi animali selvatici. Quelli che esistono si stanno semplicemente difendendo, facendo piccole vittime.
• In Amazonas esistono albini che intrattengono grande familiarità con gli animali. I giaguari sono innocui. Giganteschi serpenti sono a guardia delle capanne.
• Tra di noi vi esiste tolleranza e mancanza di pregiudizio sulla razza, la religione, o la posizione, in calo anche la promiscuità.
• Il brasiliano in ultima analisi, trascorre le sue giornate più felicemente del tedesco, francese, inglese, con giorni più calmi, più sorridenti, con più speranza.
• Quasi tutti i politici brasiliani rimangono nella miseria avuta in eredità dalle loro famiglie. Chi si arricchisce a spese della pubblica utilità?
Escola...
Marche...
As praias do brasil ensolaradas
Lá lá lá lá...
O chão onde país se elevou
A mão de Deus abençoou
Mulher que nasce aqui
Tem muito mais amor
O Céu do meu Brasil tem mais estrelas
O sol do meu país, mais esplendor
A mão de Deus abençoou
Em terras brasileiras vou plantar amor
Eu te amo, meu Brasil, eu te amo
Meu coração é verde, amarelo, branco, azul-anil
Eu te amo, meu Brasil, eu te amo
Ninguém segura a juventude do Brasil
As tardes do Brasil são mais douradas
Mulatas brotam cheias de calor
A mão de Deus abençoou
Eu vou ficar aqui, porque existe amor
No carnaval, os gringos querem vê-las
Num colossal desfile multicor
A mão de Deus abençoou
Em terras brasileiras vou plantar amor
Adoro meu Brasil de madrugada, lá, lá, lá, lá.
Nas horas que eu estou com meu amor,lá,lá,lá,lá.
A mão de Deus abençoou.
A minha amada vai comigo aonde eu for.
As noites do Brasil tem mais beleza, lá, lá, lá, lá.
A hora chora de tristeza e dor, lá, lá, lá, lá.
Porque a natureza sopra e ela vai-se embora enquanto eu planto amor.
Eu te amo meu Brasil, eu te amo.
Meu coração é verde, amarelo, branco, azul anil.
Eu te amo meu Brasil, eu te amo.
Ninguém segura a juventude do Brasil
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