Fuoco in Amazzonia, dal Brasile alla Bolivia



Il Brasile che nel 1992 ospitò a Rio de Janeiro il primo vertice dei leader mondiali sull'ambiente ora è accusato di non difendere il polmone del pianeta. Dallo scorso gennaio le autorità hanno registrato oltre 75 mila roghi: il livello più elevato dall'inizio delle misurazioni nel 2013, con un aumento di oltre l’80% rispetto allo stesso periodo del 2018. Secondo il programma europeo di osservazione satellitare Copernico, quest’anno nella combustione sono stati sprigionati 228 milioni di tonnellate di anidride carbonica, il dato più alto dal 2010. E da agosto i roghi sono aumentati anche nella vicina Bolivia, circa un milione di ettari in fiamme: le organizzazioni non governative accusano Evo Morales, il primo presidente indigeno del Paese, di non aver contrastato il modello estrattivista diffuso in America Latina.


Fonte: Corriere della Sera
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