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Perche´un oggetto fatto in Brasile dove costa 130 rs l´ho pagato in Italia 50rs!
RispondiEliminaPerche´un oggetto fatto in Spagna costa in Italia 14 rs e in Brasile 40rs!
Piu´che di abbassare le tasse...non so´..cé´da rifare un sistema!
Gia´solo per puro turismo ormai il costo/beneficio fa´che sia meglio andare in Europa che stare in Brasile, poi il biglietto se lo ripagano con gli acquisti
Per chi puo' permetterselo , e' un meccanismo di difesa.
RispondiEliminaI prezzi in Brasile hanno la funzione di tracciare solchi tra classi sociali.
La tassa sui prodotti importati e' molto alta, ma i prezzi di quanto prodotto in Brasile,sono comunque alti,in particolare se associati ad un livello qualitativo molto basso.
Stefano
Sì, questo è vero: qualunque articolo prodotto in Brasile, che sia una penna a sfera come un'automobile, è decisamente caro e non c'è una grande diversità di prezzo tra quelli importati. Quindi non si può dare la colpa alle tasse d'importazione per questo. Infatti, chi può permetterselo, fa bene ad andare all'estero per fare acquisti. Quello che io trovo strano è che nessuno faccia niente per questo. Nella mia spettacolare ignoranza, pensavo che per l'economia di un Paese fosse migliore che i propri cittadini comprassero prodotti nazionali o comunque nel proprio Paese, invece sembra che il governo brasiliano faccia di tutto per mandare i propri brasiliani a comprare all'estero. Vai a capire come funzionano le cose!
RispondiEliminaCondordo con Stefano! E´una cosa che ho pensato anche io, chi puo´ha salari altissimi (inconcepibili per il livello italiano) e chi vende triplica il prezzo cosi a fare un ``cartello´´tale da mantenere un baratro tra classi
RispondiEliminaNon credo che sia tutto così semplice.
RispondiEliminaE vero che il governo brasiliano tassa troppo i prodotti finiti, ma è anche vero che la Banca Centrale ci mette del suo nel distruggere l'economia.
Mantenere il valore del real fittiziamente alto rispetto al dollaro fa si che la Banca Centrale possa comperare dollari ad un costo inferiore, per poi poter dire che loro dispongono di grandi riserve in dollari.
Ma d'altro lato rende più appetibile fare acquisti all'estero, e non parlo dei singoli cittadini, ma anche dell'industria, che vende materie prime (pagate in dollari) e compra prodotti finiti, pagandoli meno che se li producesse in Brasile, e con una qualità migliore.
Fino a che i "marpioni" economici internazionali ci guadagnano, tutto bene, un giorno che decideranno invertire la tendenza, riportando il real al rapporto 4/1 con il dollaro, sarà in contrario. Da Miami verranno a fare acquisti nei vari Iguatemi brasiliani.
E come una ruota che gira, o per meglio dire, un pendolo. Oggi il peso del pendolo si trova in una posizione, domani sarà dalla parte opposta, per poi tornare nella posizione precedente. Così all'infinito.
Ieri (2003) con un Euro "comperavo" 4 real, e il costo della vita era più basso, praticamente ero un nababbo. Oggi, con il costo della vita raddoppiato, con un Euro compero 2,30 real, ossia, tenendo conto dell'aumento della vita e un cambio quasi alla pari, praticamente sono un brasiliano alla base della classe media.
Domani Soros o uno dei suoi compagni di merende, si svegliano, e vanno a papparsi il Brasile, il real scende nelle profondità dell'inferno, e con un Euro ne compero un sacchetto pieno. E il Brasile già è passato da questa situazione, non molti anni addietro.