Allora… in
questo post io vi mostrerò delle tabelle, dei grafici in cui si vedrà il grado
di violenza in alcune città brasiliane, e da qui potrete vedere quali città
sono più sicure e quali no. Ma la domanda che vi pongo è: bastano questi dati
per definire la sicurezza di una città? Mi spiego meglio. Prendiamo per esempio
Sorocaba, la città in cui vivo. Io la reputo abbastanza tranquilla. Come ho
sempre detto in 11 anni non mi è mai successo niente, ma se andiamo a vedere
bene non è che sia così tranquilla come penso.
Allora… io
sono andato a cercare i dati di Sorocaba e quelli di alcune città italiane,
giusto per vedere la differenza, e in questo caso vediamo che
Ma non solo. Nei primi 6 mesi qui a Sorocaba ci sono stati 1697 furti di veicoli, 636 stupri, 9512 arresti, 2008 denunce di traffico di droga e sono state sequestrate 547 armi da fuoco.
Quindi, come abbiamo visto, a Sorocaba, pur essendo per me tranquilla, succedono delle brutte cose. Per questo ho detti che definire quale città sia più sicura non è così facile, specialmente in un paese come il Brasile.
Attenzione però.
Ogni anno in Brasile circa 8.600 omicidi sono erroneamente classificati come morti violente con causa indeterminata.
Qui in Brasile esiste il SIM, un prodotto sviluppato dal Ministero della Salute nel 1975 dall'unificazione di oltre 40 modelli di strumenti utilizzati, nel corso degli anni, per raccogliere dati sulla mortalità nel paese. Sulla base della SIM, hanno analizzato le caratteristiche socioeconomiche e situazionali associate ai quasi 1,9 milioni di morti violente che si sono verificati nel paese tra il 1996 e il 2010. Secondo la ricerca, lo Stato non è stato in grado di identificare, in quel periodo, la causa della morte nel 9,2% dei casi, un numero che corrisponde a 174.000 vittime. Il 74% di questi decessi non identificati erano omicidi.
I risultati rivelano così che il tasso di omicidi in Brasile è in realtà 18,3% superiore ai numeri ufficiali. Si stima che nel 2010 il paese abbia superato il punteggio annuo di 60.000 morti di aggressione.
L’anno scorso sono morte 3739 donne a causa di questa triste situazione. Inoltre dobbiamo anche pensare al destino, alla fortuna, chiamatela come volete. A me in 11 anni in Brasile non è mai successo niente, magari la prima volta che vengo in Italia mi succede qualcosa di brutto. Quindi torno a dire: noi persone “normali”, persone per bene, che non abbiamo niente a che fare con droga, violenza o altre cose, come facciamo a stabilire quale città è la più sicura?
In ogni caso è
possibile trovare dei dati per farci un’idea del grado di sicurezza di una
determinata città.
Ogni anno qui in Brasile viene pubblicato l’atlante della violenza dell'Istituto di Ricerca Economica Applicata (Ipea) dove mostra tassi di omicidi in ciascuno dei 310 comuni brasiliani con più di 100.000 abitanti. E la vincitrice di questa classifica, o meglio, la città più sicura in Brasile sotto questo aspetto è Jaú, nello stato di São Paulo, che tra l’altro si conferma come lo stato più “tranquillo” del Brasile.
Solo tre morti violente nei primi otto mesi del 2019, ma questo non è il tasso di criminalità di un paese europeo. Le cifre corrispondono a Jaú, la città più sicura di un Brasile abituato a contare gli omicidi di migliaia di persone. La città è un'"oasi" di pace all'interno dello stato di San Paolo, con un tasso di 2,7 omicidi ogni 100.000 abitanti, quasi 12 volte inferiore alla media del Brasile (37,6).
Jaú è anche
conosciuta per la fiorente industria calzaturiera, che insieme a quella della
canna da zucchero e del commercio impiega gran parte delle 150.000 persone che
vivono in questo comune di strade pulite e ambiente piacevole. "Non ho
paura di essere qui. Qui c'è pace", ha detto Ticiane da Silva, 40 anni,
mentre guarda il sole tramontare seduta sulla panchina di una piazza con la sua
giovane figlia. Molti dei residenti camminano con i loro cellulari in mano,
senza la preoccupazione di guardarsi indietro, una scena quasi impensabile
nella maggior parte delle città brasiliane. Alcuni di loro non sanno nemmeno
esattamente dove si trova la stazione di polizia più vicina.
Diamo
un'occhiata alla lista delle 10 città brasiliane più sicure. Il numero accanto
a ogni città è il suo tasso di omicidi per 100.000 abitanti.
- Jaú (SP) 2,7
- Indaiatuba (SP) 3,5
- Valinhos (SP) 4,7
- Jaraguá do Sul (SC) 5,5
- Brusque (SC) 5,8
- Jundiaí (SP) 6,1
- Passos (MG) 7,2
- Limeira (SP) 7,7
- Americana (SP) 7,7
- Bragança Paulista (SP) 7,7
Oltre ai tassi
di omicidi delle città, l'Atlante della Violenza fornisce altri dati importanti
sulla questione della sicurezza in Brasile.
Uno dei
risultati più ovvi è che ci sono, in media, più morti violente nei comuni
considerati grandi (quelli con più di 500.000 abitanti) che in quelli piccoli
(con meno di 100.000). Il tasso medio di omicidi nelle grandi città è di 41,1
ogni 100.000 abitanti, mentre nelle piccole città è 25,4.
Un'altra
importante informazione posta nella relazione riguarda le disuguaglianze
regionali e statali. Nord e Nord-Est sono le regioni più violente del Brasile.
Il tasso di omicidi nel nord-est è il più alto del Brasile: ci sono 49,8 morti
violente ogni 100.000 abitanti. Il più basso è il sud: 23,9. San Paolo, come
abbiamo detto, è lo stato più sicuro del Brasile.
Le 10 città
con il più alto tasso stimato di omicidi per 100.000 abitanti:
- Maracanaú (CE) – 145,7
- Altamira (PARÁ) – 133,7
- São Gonçalo do Amarante (Rio Grande do Norte) – 131,2
- Simões Filho (BA) – 119,9
- Queimados (RJ) – 115,6
- Alvorada (RS) – 112,6
- Marituba (PA) – 100,1
- Porto Seguro (BA) – 101,6
- Lauro de Freitas (BA) – 99,0
- Camaçari (BA) – 98,1
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