Sei italiano e hai deciso di venire a vivere in Brasile? Avrei
voglia di chiederti chi te lo fa fare, ma se per qualunque motivo hai preso
questa decisione non sarò certo io a dirti di non farlo. In ogni caso sappi che
la tua vita qui sarà differente, sia nel bene che nel male. Moltissime cose che
in Italia eri abituato a fare o avere qui dovrai cambiarle. Da qui l’idea di
proporre una piccola ma dettagliata guida per sapere cosa ti aspetta e cosa
troverai di diverso quando ti troverai per sempre in questo grande paese. Una
specie di manuale di sopravvivenza, che può esserti d’aiuto in alcune
circostanze. Parlerò di cose pratiche, per esempio che tipo di elettrodomestici
troverai nei negozi brasiliani, che auto potrai comprare o cosa potrai mangiare.
Siccome gli argomenti sono tanti dividerò questo post in varie parti. Spero che
ti sia d’aiuto per il tuo nuovo futuro in Brasile.
Allora iniziamo proprio dal cibo, argomento molto caro a noi
italiani.
Mettiamo però in chiaro subito una cosa: non serve che
qualcuno mi dica che in quel determinato negozio in quella determinata città
troverai quel determinato prodotto. Io qui sto parlando di articoli che
troverete comunemente in tutti, o quasi, supermercati brasiliani. Sapere per
esempio che nella “loja gourmet” nella Avenida Ipanema a São Paulo posso
trovare dell’autentico prosciutto San Daniele non mi serve a niente se io abito
a 100 o 3000 km di distanza.
Qui in Brasile mangerai bene, e non parlo dei vari
ristoranti locali e caratteristici, ma di quello che proprio tu potrai e dovrai
cucinare. Perché uno dei primi requisiti per chiunque voglia stabilirsi in
questo paese (ma anche in un altro) è saper cucinare. Non bisogna certamente
essere uno Chef tipo Carlo Cracco, ma se ti viene voglia di mangiarti una
carbonara o una pasta e fagioli devi perlomeno sapere le cose essenziali.
Il problema che maggiormente s’incontra quando si va
all’estero sono gli ingredienti diversi da quelli comunemente usati in Italia.
Questo è normale. Non puoi pretendere di andare, che so, in Australia e trovare
l’autentico basilico genovese di Pra' DOP. Quindi come fare? Rinunciare alla pizza
Margherita o a un piatto di pasta col pesto? No, basta solo sapersi adattare.
Allora vediamo quello che trovi o non trovi qui in Brasile.
Visto che ne abbiamo parlato, iniziamo proprio dal basilico.
Qui si chiama “manjericão” e ne troverete di diverso tipo, sia come forma che
come colore. Il problema è che nessuno di essi eguaglia il nostro comune
basilico. Dimenticatevi il suo sapore e soprattutto il suo profumo. Qui quasi
non sa di niente, ed è strano in un paese dove la natura cresce così
rigogliosa.
Rimaniamo con le spezie e piante aromatiche: rosmarino. Questo
non è un problema, dato che si trova facilmente ed è uguale a quello italiano.
Salvia: difficile da trovare al supermercato o verduriere.
La soluzione migliore è comprare una piantina e piantarla in un vaso da tenere
in casa, in modo di averla disponibile tutto l’anno. Lo stesso dicasi per il
rosmarino e basilico.
Aglio: lo troverete sia fresco che già triturato in vasetti,
ma consiglio di usare sempre quello fresco per avere un sapore più deciso.
Pepe: qui si trova il pepe nero (pimenta do reino) ma è
difficile trovare gli altri tipi, come il pepe verde, rosa o bianco in grani.
Zafferano: è praticamente sconosciuto qui in Brasile. Sto
parlando del vero zafferano in pistilli. Quello che loro chiamano “
açafrão” non
è zafferano ma
curcuma, una spezia simile come colore usata specialmente nella
cucina indiana. Potrete trovare il vero zafferano in qualche negozio
specializzato o online ma costa un occhio della testa (vedi
QUI), quindi la
soluzione migliore è portarlo dall’Italia o farselo spedire da qualche amico o
parente.
Peperoncino rosso: nessun problema, lo trovate dappertutto.
Pelati: si trovano, ma sono cari e di pessima qualità.
Meglio usare quello che loro chiamano “molho de tomate”, cioè una specie di
passata di pomodoro o conserva, o, meglio ancora, i pomodori freschi.
Olio d’oliva: qui iniziano le noti dolenti. Come sappiamo
l’Italia è il secondo produttore al mondo di olio d’oliva e la qualità
dell’olio italiano è ineguagliabile. Qui in Brasile si trova facilmente
dell’olio extra-vergine (perlomeno questo c’è scritto nell’etichetta), ma la
maggior parte viene dal Portogallo o dalla Spagna. Olio italiano si trova, ma
se volete essere certi dell’origine vi consiglio di leggere per bene
l’etichetta per sapere la provenienza e la produzione (per esempio avevo
trovato un olio marchiato Carrefour ma era un olio prodotto in Toscana, e per
giunta costava meno degli altri).
Aceto balsamico: tipico prodotto italiano che, in qualche
modo, potrete trovare nei vari supermercati. Non avrà le qualità e le proprietà
dell’autentico aceto balsamico di Modena IGP però si può usare sopra una bella
insalata (e qui vale lo stesso discorso di leggere sempre l’etichetta).
Tonno sott’olio: dimenticatevi quel tonno a pezzettoni che
sempre troviamo in quantità negli scaffali di ogni supermercato italiano. Qui
si trova “ralado”, cioè tritato o in pezzetti, ma la qualità è decisamente
inferiore a quello italiano.
Simmenthal: non esiste. Non che questo sia importante,
possiamo anche farne a meno, ma a volte una bella insalata con una Simmenthal
era un ottimo pranzetto nelle calde giornate italiane.
Formaggio: secondo la
Coldiretti in Italia esistono 515
formaggi diversi. Bene, scordateveli tutti, o quasi. Qui esistono delle
imitazioni, quindi potrete trovare del formaggio “tipo” gorgonzola, “tipo”
parmigiano, “tipo” provolone, ecc. Ma il sapore, la qualità e le caratteristiche
saranno nettamente inferiori a quelli originali italiani.
Mozzarella: ho voluto fare una voce a parte perché, insieme
al Parmigiano Reggiano, la mozzarella è uno dei formaggi preferiti a noi
italiani. Qui in Brasile esiste, ma non ha niente a che fare con la mozzarella
nostrana. Guardate la foto:
Come vedete è più simile alle sottilette che alla nostra
tipica fiordilatte. Per la verità esiste la mozzarella di bufala, la vendono in
vasetti ed è simile ai nostri bocconcini, ma credetemi, pur costando carissima
il sapore non è nemmeno lontanamente eguagliabile a quella italiana.
Salumi: altra nota dolente. Noi italiani amiamo i salumi e
sembra che in Italia si producano più di 600 salumi diversi (
fonte). Qui vale
lo stesso discorso sui formaggi: dimenticateveli quasi tutti! Qui troverete del
prosciutto cotto di discutibile qualità, troverete il “
apresuntado”, cioè un
prosciutto cotto più economico ma quasi immangiabile, prosciutto crudo che
sembra suola di scarpe e salame “tipo” italiano. Quindi dimenticavi i vari
culatello, San Daniele, cotechino e altro.
Patatine: avete presente le classiche patatine PAI in
sacchetto? Dimenticatele! Qui troverete degli snack al formaggio, al churrasco,
alla cipolla, ma trovare delle banalissime patate fritte diventa un’impresa
epica. E anche nel caso sarete fortunati a trovarle le pagherete carissime.
Nutella: sí, in Brasile esiste la Nutella. Evviva!
Merendine: anche se la colazione tipica degli italiani è
cappuccino e brioche al bar, in casa la maggior parte usa prendere un caffè o
un poco di latte con una merendina. Ancora adesso mi sogno i Saccottini del
Mulino Bianco, e sapete perché? Perché qui non esistono. Non solo di quella
marca, ma le classiche merendine italiane qui non le troverete. Al limite
potrete trovare dei plum-cake in vari sapori, ma le nostre (o meglio mie) amate
merendine niente.
Biscotti: si trovano facilmente, ma in quantità minore e di qualità
(a mio parere) ancora minore.
Succhi di frutta: avete presente quel normale succo di
frutta all’albicocca o quella spremuta al 100% di arance rosse? Bene, qui non esistono.
Troverete dei succhi di frutta, ma differenti dai nostri. La maggior parte dei
succhi qui in Brasile sono con l’aggiunta di estratto di soia e per quanto
riguarda le spremute la quantità di arance utilizzate è minore di quella
comunemente usata in Italia.
Acqua minerale: l’Italia è il paese europeo col maggior
consumo di acqua minerale con quasi 200 litri pro-capite, e le sorgenti d’acqua
disseminate nel nostro territorio sono innumerevoli. Proprio per questo, grazie
anche a un prezzo bassissimo, in Italia se ne consuma molta. Qui in Brasile la
troverete più che altro venduta in boccioni per i tipici distributori da
ufficio, ma che qui si usano molto in casa. Ovviamente avrete pochissima scelta
di marche o caratteristiche, però si trova.
Caffè: parlare di caffè in Brasile è come parlare di vino in
Italia. La qualità del caffè brasiliano è ottima, ma vi consiglio di portare la
moka da casa per poter assaporare questa meravigliosa bevanda, perché il caffè
che troverete nei bar e nelle case brasiliane non è certo dei migliori.
Vino: su questo prodotto potremmo scrivere un libro. Il
Brasile produce del vino, ma forse a causa del clima o del terreno non è molto
buono. È chiaro, esistono dei Merlot o Chardonnay nazionali di qualità, ma li
pagherete una fortuna, intorno ai R$ 30,00 alla bottiglia o di più, ma lo
stesso dicasi per un qualunque vino italiano, argentino o cileno. In poche
parole, bere un buon bicchiere di vino qui in Brasile costa molto.
Digestivi: dopo aver mangiato noi italiano siamo abituati a
prendere un digestivo o un “ammazzacaffé”. Qui in Brasile troverete facilmente
il Cynar (anche se per loro è un aperitivo) a un prezzo popolare (dai R$ 10,00
ai R$ 15,00) più qualche amaro locale, ma decisamente più caro.
Alcolici: carissimi! Una bottiglia di whiskey, di grappa,
cognac o qualunque distillato la pagherete più di R$ 100,00. Quindi se proprio
volete ubriacarvi cercate qualche alternativa, tipo la “cachaça” brasiliana,
simile alla nostra grappa, più economica dei vari alcolici importati.
Pane: la Signora Pina, tipica massaia di Voghera, quanti
tipi di pane troverà in Italia? Nella piccolissima panetteria del piccolissimo
paese in cui vivevo in Italia vendevano circa 14 tipi di pane diverso, e tutti
di ottima qualità. Qui in Brasile troverete quello che loro chiamano “pão francês”, simile al nostro pane comune, più, a volte, delle baguette o delle
pagnotte grandi simili a quelle italiane. Pane integrale pochi ce l’hanno e
costa molto di più di quello comune, già abbastanza caro. E in ogni caso, sarà
una mia impressione, ma il pane brasiliano io non lo trovo buono: è sempre
troppo morbido, gommoso, con troppa mollica. Ma forse sono io che pretendo
molto.
Pasta: non puoi togliere la pasta a un italiano, ma qui in
Brasile sorge un problema: la maggioranza delle paste nazionali sono prodotte
con diverse farine di semola e sempre con aggiunta di uova. La tipica pasta
italiana di grano duro si trova, come la Barilla, De Cecco o La Molisana, ma
con prezzi di tre o quattro volte quella “normale”.
Riso: riso e fagioli è il piatto tipico brasiliano, ma se
volete fare un ottimo risotto il tipico riso venduto in Brasile non è certo
l’ideale. Se volete comprare un Arborio o un Carnaroli preparatevi a sborsare
un considerevole (considerando il prodotto) quantità di denaro.
Funghi: qui troverete solo gli Champignon, dimenticatevi
tutti gli altri.
Verdura: di buona qualità, questo lo posso dire. Ovviamente
non troverete o farete fatica a trovare alcuni prodotti tipici italiani come
gli asparagi, il radicchio di Treviso o alcuni tipi di insalata, però in genere
non avrete problemi.
Frutta: io la trovo cara, come tutto qui in Brasile, però
vale lo stesso discorso della verdura. Bene o male troverete le stesse cose che
in Italia, con l’aggiunta della frutta locale, tipo papaia, ananas e altro.
Carne: la carne qui in Brasile è buona e non costa esageratamente
molto, quindi nulla da ridire.
Pesce: caro, come in tutti i posti, a meno che non abitiate
in una città di mare. Se volete mangiare del buon pesce spendendo poco vi
consiglio quello che qui chiamano comunemente “cavalinhas”, in pratica i nostri
sgombri.
Bene, mi pare di aver finito. Mi dispiace di essermi
dilungato molto ma le cose da dire erano molte. Se avete su questo argomento
domande basta solo inviarle. La prossima volta parlerò degli elettrodomestici.
Até logo!
haha bel post, concordo su tutto
RispondiEliminail pane effettivamente é terribile e con pochissima scelta, in compenso di quel pão de forma (il pan bauletto in italiano? Forse, non sono sicuro si chiami cosí) ce ne saranno 20 tipi differenti :)
I formaggi sono schifosi (per esempio hai mai visto quel queijo parmesão galleggiare nell'involucro pieno di olio, rivoltante) e tutti venduti a peso d'oro, ma che cosa non é venduto a peso d'oro qui?...
Come la nutella per esempio che a 15 reais il barattolino é uno dei tanti lussi che non mi posso permettere
Ma soprattutto la cosa che mi fa incazzare é che non ci sono le merendine e tortine, ma come si fa!!!!! Il signor Bauducco che copia tutti i prodotti italiani non ci ha mai pensato?
Per il resto non si mangia male qui, basta adattarsi.
Aspetto le altre puntate
Hai ragione Dario, strano che Mr. Bauducco non abbia ancora pensato a questo. Evidentemente le merendine non fanno parte della cultura culinaria brasiliana. Sui formaggi non mi pronuncio molto, non sono un gran amante di questi prodotti, peró, anche se secondo i brasiliano Minas Gerais é la patria del formaggio, qui la scelta e la qualitá é molto scarsa. La Nutella, come altri molti prodotti, é una cosa da ricchi. Qui hanno inventato la "Paçoquita", una crema a base di spagnolette che dovrebbe uguagliare la Nutella. Sembra che i brasiliani ne vadano matti, tanto che trovi su Google mappe dove trovarla. Ma il prezzo é praticamente uguale e il sapore... be', lasciamo perdere. Sul pane meglio stendere un velo pietoso.
RispondiEliminaFranco, bisogna ammetterlo, stà parlando del Brasile più "occidentilizzato" ossia il Brasile ricco, culturalmente leggermente più avanzato dell'altro Brasile, per intenderci quello compreso nel poligono della secca.
RispondiEliminaMolti di quegli alimenti di cui ha parlato neppure sono conosciuti in questa area.
Per gli alcolici, in realtà, qui esistono molte marche famose, l'unico problema è che quando apri il tappo, per l'aria, si espande un odore di cattivo alcool ospedaliero.
Sui salumi, almeno in questa regione, devo dire una cosa abbastanza curiosa. Quando mia madre venne a visitarmi alcuni anni addietrio importo sue salami, due kili di proscitto crudo sottovuoto e due pezzi da un kilo cadauno di Grana Reggiano sottovuoto.
I locali, dopo aver dato un primo morso alle fette di salame e di prosciutto lo sputavano affermando che " aveva un gosto orribile "nojento".
Il solo sentire il profumo del grana li allontanava come mosche di fronte ad una nube di DDT.
Occorre dire che io fui estremamente felice. Mi pappai tutto con estremo gaudio.
Aceto balsamico, tonno sott'olio, simmenthal, cone baccalà, sedano, radicchio e radcchio trevigiano per me sono solo sognisono solo sogni.
Una cosa di cui sento una grande mancanza è una briosche calda ripiena di marmellata al calor bianco da "pucciare" in un cappuccino altrettanto bollente. Mamma mia che "saudade"
Giusto per amazzare la curiosita, non ero morto como molti si auguravano. Ma ho avuto un periodo di crisi, e avevo stacato la spina dal mondo.
RispondiEliminaCaro Giancarlo, non sai come ti capisco. Peccato che non possa parlare dei miei problemi familiari e/o personali, perché ti meraviglieresti di come riesca ancora a essere, piú o meno, sano di mente. Ma cosí é la vita, fazer o que?
RispondiEliminaIn ogni caso ben tornato!
Si, hai ragione, io ho la "fortuna" di vivere in quella parte del Brasile piú "occidentalizzata", piú simile, sotto certi aspetti, al mondo europeo che ho lasciato da anni alle spalle. Ma anche cosí le differenze culturali e materiali, se cosí possiamo dire, sono enormi.
RispondiEliminaSui gusti "strani" dei brasiliani non dico niente, ho avuto l'occasione di confrontarli in diverse occasioni, e mi hanno lasciato sempre stupefatto.
Quella della brioche alla marmellata é un sogno che condividiamo, e infatti la prima cosa che faró se un giorno dovessi tornare in Italia sará di andare al primo bar che trovo e prendermi un vero caffé espresso con una bella brioche, magari integrale al miele o alla marmellata di frutti di bosco. Dopodiché potró baciare il suolo italiano come il Papa.
Mi ero dimenticato di una cosa: in Italia é molto facile trovare delle confezioni di pasta frolla, sfoglia, brisee e altri tipi giá pronta. È una cosa comodissima da usare quando vuoi fare una torta veloce, dolce o salata, o altri tipi di preparazione. Qui in Brasile trovo solo delle piccole confezioni di pasta sfoglia, perdipiú pagandola carissima, circa R$ 18,00 a confezione.
RispondiEliminaHai ragionissimo su tutto! Io ho provato sia a cucinare italiano, sia “brasiliano rivisitato” (visto che gli ingredienti son quelli…), ma non ho ancora trovato la quadra.
RispondiEliminaIl pane è tra le cose peggiori. Io sono nel nord e trovarlo senza zucchero sembra impossibile. Ah aggiungerei una categoria:
SOSTITUTI DEL PANE - che siano cracker, torradas o biscotti salati, non sono mai nè veramente croccanti, nè veramente salati, e contengono sempre margarina, uovo in polvere e altre delizie…
Vorrei anche dire che al nord la verdura non c’è; non pretendo zucchine fresche in amazzonia, ma almeno surgelate…la verdura qua è pomodoro insipido, cetriolo, peperoncini. Patate e carote sono considerate verdura, anche al ristorante.
Grazie al cielo le uova sono uova.