Não importa para eles que a ilha seja, ao lado da Coreia do Norte, o último bolsão de stalinismo medieval, quase um pleonasmo.
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Una volta mi avevi chiesto dove pesco le notizie, mi ricordo di averti rifilato un sacco di link, ma non sono certo di averti rifilato anche questo: http://www.tellusfolio.it/?lev=65&color=darkorange
RispondiEliminaSi tratta di una pagina (oblò) come la definisce l'autore, sulla realtà cubana. A parte che molte notizie le leggo sull'Herald in lingua spagnola, pur con molta fatica non conoscendo lo spagnolo.
Comunque tra le tante notizie apparse in questi giorni, quella più divertente è sempre la solita, ossia gli incontri a porte chiuse con il sanguinario dittatore cubano, che tutti si ostinano a dichiarare come in ottima salute, quando di fatto è morto da mesi, e la notizia viene tenuta nascosta da quel criminale di suo fratello per lugubri e ignobili scopi.
Sicuramente lo avrai già letto, ma ti riporto ugualmente il link dove parlo di straforo di questo amichevole incontro tra compagni di merende. http://ilmosta.blogspot.com/2012/02/dilma-e-lassassino.html
Grazie Giancarlo.
RispondiEliminaNon conoscevo quel sito e l'ho trovato molto interessante. Purtroppo di spagnolo io non capisco una parola quindi mi devo basare su quello che trovo in italiano o portoghese.
Puoi anche stare tranquillo che seguo sempre il tuo blog e penso che sarebbe utile se lo leggessero altre persone di nostra conoscenza, anche se penso che non servirebbe a niente, data la loro mente ottusa.
Quello che mi ha lasciato particolarmente sorpreso di questa faccenda è il fatto che quasi tutti si aspettavano qualcosa di più dalla Presidente Dilma, come se dalla sua visita potesse finire il regime dittatoriale a Cuba. A me invece Dilma ha sempre dato l'impressione, fin dall'inizio, che fosse solo una gran fanfarona, come il classico "bauscia" milanese (ma questo è tipico dei brasiliani e un giorno scriverò qualcosa su questo loro atteggiamento).
Altro argomento importante e di cui parlerò è sull'arrivo in massa dei profughi haitiani. Già ho sentito molti brasiliani lamentarsi di questo, e non posso fare a meno di pensare a tutte quelle migliaia di profughi che regolarmente sbarcano in Italia e che noi abbiamo sempre in qualche modo accettato. Ora, visto che il Brasile è la sesta potenza economica, tocca a loro "lidar" con questo problema. Vedremo cosa succederà.
Um abraço.
La storia dei profughi haitiani potresti spiegarla alla commentatrice che afferma che il Brasile non è razzista.
RispondiEliminaSulla Dilma che dire: Ieri ha dimesso il suo ottavo ministro, Pimentel e sulla dirittura d'arrivo, in tutto il 2011 ha fatto una sola (e ripeto: una sola) riunione con i suoi ministri.
Sul portoghese è una frana, peggio del nostro Vendola. E' laureata ma non mostra la laurea, e l'università non fornisce informazioni per la privacy.
Al G-20, quando è salita sul palco in platea c'erano solo 6 giornalisti. Tutti gli altri giornalisti, i delegati, i capi di stato, erano fuggiti per non scompisciarsi dalle risate.
Cosa ci si poteva aspettare? Nulla? Niente di più che il Nulla?
Pensate che pure a Cuba ci ha portato un sacco di rs con la scusa della costruzione di un ponte!
RispondiEliminaI Cubani il ponte lo vorrebbero dal porto di Mariel alla Florida(cercate chi sono i Marielitos)Con tutte le buche che ci sono da tappare qui!Ma tanto i suoi sudditi ora sono troppo impegnati per il prossimo carnevale per farci caso
Uno dei problemi di Dilma è proprio questa sua mania di grandezza. Io a volte penso a come sarebbe veramente un Paradiso il Brasile se fosse governato da persone decenti. Non ci vorrebbe molto per migliorare le cose, basterebbe iniziare a fare qualcosa di concreto per i brasiliani. Ma è certamente più utile una visita a Cuba che un miglioramento delle strade pubbliche. E poi, come hai giustamente detto te, in questo momento solo una cosa interessa: Carnevale!!
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