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Mal comune, mezzo gaudio.
RispondiEliminaMolti nasconderebbero le realtà dietro questo detto.
Ma le cose non sono proprio così.
In Brasile, il 99% delle morti violente sono ristrette al sottobosco della malavita, e più precisamente a debiti di droga non pagati.
A Ciudad Juárez oltre l'80% dei morti sono inermi cittadini o agenti di polizia, trucidati, spesso decapitati, per lanciare messaggi alla popolazione ed al governo. A volte l'ignaro cittadino viene ucciso solo perché ha guardato due volte, involontariamente, un trafficante, il quale ha pensato di essere spiato.
E comunque paragonare tra loro diverse realtà, come quella sudafricana, quella Usa, e addirittura irachena con il Centro e il Sud America è fondamentalmente errato.
L'istituto messicano ha divulgato questa lista per dimostrare che il Messico non è poi così male, anzi, nel suo complesso, come paese, può definirsi un paese tranquillo.
Lo stesso articolo in spagnolo di cui fornisci il link dice chiaramente che i numeri forniti servono per "alleggerire" la violenza di alcune citta messicane, tra cui Ciudad Juárez, dove decine di omicidi non vengono contabilizzati, per non incrementare le percentuali.
E lo stesso "Consejo Ciudadano Para la Seguridad Publica y la Justicia Penal" afferma senza mezzi termini che in messi vengono nascosti centinaia di omicidi.
Ma ripetendo "mal comune mezzo gaudio" questa è una prassi comune anche in Brasile, dove decine di assassinati vengono definiti "deceduti per cause ignote", magari con tre o quattro fori di proiettile nella testa.
Ed è prassi comune non calcolare come morte violenta quelli che muoiono in ospedale o durante il trasporto, ma inserendo nelle statistiche solo quelli che rimangono a terra.
Ossia, le statistiche, come diceva il mitico ragioniere Fantozzi, sono "UNA GAGATA PAZZESCA".
E c'è ancora qualcuno che continua ad affermare che la matematica è una scienza esatta!!!
In effetti l'ho trovata strana come classifica. Che Alagoas sia lo stato più violento del Brasile questo è risaputo, ma secondo la Mapa da Violência 2012, dell'Istituto Seagri, i dati sono un po' diversi.
RispondiEliminaE poi non capisco come fa a comparire, per esempio, Mosul, città dell'Iraq che penso ben pochi conoscono, e non Baghdad. E nemmeno paesi dell'Est come la Cecenia o altri dell'Africa come Mogadiscio.
Certo che vedere Acapulco al 4° posto è strano. Vorrà dire che faremo le ferie a Finale Ligure!
Comunque anche l'Istituto Sangari (non Seagri) scrive qualche "fesseria".
RispondiEliminaNel piccolo municipio dove abito indica (a pag. 112) una media di omicidi compreso tra i 10 e i 26 per l'anno 2010.
In realtà l'unica morte violenta è avvenuta per una lite tra due fratelli ubriachi, di cui uno è morto per una coltellata alla gola.
E quindi ripeto, come mio costume, quello detto nel commento precedente: Ossia, le statistiche, come diceva il mitico ragioniere Fantozzi, sono "UNA GAGATA PAZZESCA".
Anche a me è sembrato strano quel riferimento a Mosul e non su altre città, ma occorre dire che lo studio si basa sulle morti per reati dolosi, escludendo quelle da eventi bellici con l'esclusione anche delle morti causate dalle forze dell'ordine o su mandato della giustizia.
Dulcis in fundo, nella classifica per paesi la nostra "violenta" Italia si posiziona in una tranquilla 160° posizione, meglio dell'Irlanda e dell'Inghilterra tanto per fare un esempio.
La classifica in oggetto puo' non essere del tutto attendibile, ma il livello di violenza diffuso in Brasile e' molto elevato e l'abitudine a risolvere le diatribe a pistolettate non e' caratteristico solo del mondo della droga.
RispondiEliminaCi sono conflitti sindacali che hanno causato decine di morti, violenze all'interno delle scuole, trasversali alle classi sociali (ultimo caso nel Paraiba).
Le statistiche sugli omicidi sono casomai corrette al ribasso da una classe politica che si vanta (come nello stato di SP,uno dei meno peggio,ma comunque fuori da qualsiasi realta' civile)con numeri che derivano solo dalla cosmesi effettuata tramite i BO compilati dalla polizia.
Stefano
Post innutile.
RispondiEliminaSono d'accordo con te, caro Anonimo, perchè sono cose che ormai conoscono anche i sassi. Ma come qualcuno ha detto,
RispondiEliminaLa natura non fa nulla di inutile.
Aristotele, Politica, IV sec. a.e.c.
Non si diventa grandi uomini, se non si ha il coraggio d'ignorare un'infinità di cose inutili.
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912/64)
L'uomo mediocre è indispensabile e inutile. La sua forza sta nel rendere indispensabile la sua inutilità.
Leo Longanesi, Miscellanea, su L'Italiano, 1926
In natura non c'è niente di inutile; nemmeno l'inutilità stessa.
Michel de Montaigne, Saggi, 1580/95
Dove non ci sono domande è inutile mettere risposte, ma è inutile anche farsi domande quando non si ha più nessuna speranza di pervenire a vere risposte.
Sergio Quinzio, La croce e il nulla, 1984
Scusami, ma non ho resistito :)
Caro Franco, bellissimi gli aforismi e le massime che hai citato; a me piacciono tantissimo e vedo che non sono l unica a servirmene. Rosanna
RispondiEliminaVivo quasi 5 anni in Brasile ,In Belo Horizonete mio figlio in pochi anni e stato rapinato 5 volte , Io nel mio esercizio in 30 giorni due volte devo dire che quando rapinano sono molto violenti agressivi , che ti fanno veramente terrorizzare, non sai se in quel secondo ti lasciano in vita o ti sparano senza motivo. Dopo questi episodi Ringrazio a Dio che siamo in vita adesso ci stiamo preparando per un ritorno nella nostra Patria.. addio Brasile
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