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Occupato ultimamente in altri fronti, non avevo letto questo post. Dopo averlo letto tutto, ed essere passato dallo stupore all'indignazione e poi di nuovo allo stupore, alla fine mi sono tranquilizzato, leggendo proprio l'ultimo capoverso.
RispondiEliminaLa dove dice: "… seria muito difícil para o governo explicar à sociedade que tem alguns bilhões de dólares para financiar governos estrangeiros, mas não tem reais para aumentar o orçamento da saúde."
Ecco questa è la realtà, la verità, l'attualità.
Sarebbe come se il mio vicino, a cui hanno tagliato l'acqua e l'energia elettrica mi presta i soldi per pagare la mia bolletta dell'acqua.
Salute a parte, il Brasile ha enormi problemi economici, nascosti sotto il tappeto della demagogia.
Problemi che potrebbe risolverli nel breve termine, se disponesse di un governo che governa e non parla.
Di fatto, l'attuale governo, sta spendendo tra il 3% e il 4% del suo budget per finanziare con Bolse varie, contribuzioni pensionistiche inventate, e altri ammennicoli vari circa 30 milioni di persone, che hanno l'unica preoccupazione di non lavorare per non perdere l'elemosina governativa.
Persone che per non perdere questa miseria di elemosina creano un bacino di voti difficilmente scalzabile dall'opposizione, per quanto buona essa sia.
E con questa elemosina, l'apedeuta e la terrorista sbandierano al mondo che hanno tolto dalla miseria decine di milioni di poveri, ma si dimenticano di dire che hanno caricato le spese per il mantenimento di questi poveri sulle spalle dei contribuenti, creando una spirale debitoria che tra breve supererà quella gigantesca dell'Italia.
Il Brasile è un paese ricco, estremamente ricco, e mette soggezione agli stessi Stai Uniti, ma è condotto da persone irresponsabili, che fanno demagogia sulla disponibilità nel correre a salvare l'Italia o altri paesi, ma di fatto occupate a finanziare, a spese del popolo lavoratore, la loro permanente campagna pubblicitaria per le successive elezioni.
Ho letto anche l'articolo di Paolo Manzo su Panorama, la dove dice: "L’accelerata si è avuta nel 2008, quando la “madre di tutte le crisi”, quella statunitense dei subprime, ha fatto retrocedere le economie “mature” che l’hanno subita pesantemente, ed avanzare quelle cosiddette “emergenti” che l’hanno invece sfruttata abilmente."
Il fatto che il Paolo parli varie lingue e sia laureato alla Bocconi in Economia Internazionale non fa di lui il "veggente" della situazione. Abbastanza chiara la sua tendenza a favore del lulo-petismo, e pertanto ovvio che giri la frittata dal lato dove non è bruciata.
E quando scrive "quelle cosiddette 'emergenti' che l’hanno invece sfruttata abilmente." è girare la frittata. Cosa ha sfruttato il Brasile? Ha sfruttato la classe operaia, riducendo le tasse sulle autovetture di piccola cilindrata (quelle della classe operaia) e su alcuni elettrodomestici (quelli della classe operaia) che per sfruttare l'abbassamento dei prezzi si sono indebitati per 5 generazioni, a tassi che in Italia si chiamo STROZZINAGGIO. Tassi di interesse che. sulle rate delle Carte di Credito toccano il 500% l'anno.
E questo, per Paolo Manzo, laureato alla Bocconi in Economia Internazionale è "sfruttare abilmente la situazione".
Dove Toto, con il suo canonico: "Signor Manzo, ma mi faccia il piacere! Mi faccia!"