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CIAO Franco ...
RispondiEliminaEra un po che non ti facevo una visita , i tuoi post come al solito sono molto professionali e completi .
Quasi quasi vengo a lavorare in Brasile , mi hai convinto .
Da giramondo quale sono stato non avrei nessuna difficolta ad ambientarmi in poco tempo .
Fammi una visita ogni tanto e lascia un commento tutto italiano perche la maggior parte dei miei lettori sono Brasiliani .
un caro saluto dall'ITALIA
Ciao Antonio.
RispondiEliminaCome sempre grazie per i complimenti. Forse la mia unica fortuna è di leggere molto e di approfondire le cose che mi interessano. Per il resto non faccio nulla di particolare.
Ti dirò... il fatto cge qui le cose vadano bene, ecnomicamente parlando, è vero, specialmente se confrontiamo la situazione politica ed economica con l'Italia di adesso. Quindi una persona come te che ci sa fare è certamente benvenuta qui in Brasile. Ma non dimenticare che non è facile come sembra abituarsi ai nuovi costumi e che, anche se l'economia di questo Paese sta salendo, per chi come noi ha già superato gli "anta", le possibilità di lavoro non sono poi così diverse dall'Italia.
Un saluto e un abbraccio dal Brasile.
Ciao!
Sono felice che il Brasile stia crescendo economicamente,spero che in tutta questa evoluzione il popolo brasiliano mantenga la proverbiale gioia di vivere, la genuinità e il sorriso!Un saluto Rosanna.
RispondiEliminaCaro Franco, credo che ti ricorderai, o almeno ne avrai sentito parlare della signora Longari e dell'uccello.
RispondiEliminaComunque si tratta di una leggenda metropolitana, dove la signora Giuliana Longari, secondo alcune fonti, su una domanda di carattere ornitologico, mentre altri riferisco che la domanda verteva sul pittore Paolo Uccello, avrebbe dato la risposta errata.
Il Mike nazionale avrebbe detto la famosa battuta: "Ahi! ahi! ahi! Signora Longari... Mi è caduta sull'uccello!".
Ricordando questo episodio mi viene da dire "Ahi! ahi! ahi! Signor Franco... Mi è caduto sul Terzo Mondo!"
E questo lo dico riferendo alla tua frase: "...se alcune cose qui in Brasile sono ancora da Terzo Mondo...". Dovendo dirti che il Brasile non ha mai fatto parte del Terzo Mondo.
Anzi, quando nel 1960 l'imbecille Alfred Sauvy per dimostrare la sua cultura della storia francese coniò il termine “le troisième était” che interpreti altrettanto imbecilli tradussero in “tiers Monde”.
Ma la definizione di Sauvy si riferiva proprio al Terzo Stato francese, ossia coloro che non erano né ecclesiastici né nobili.
Ossia era una definizione politica, non economica. E la frase apparsa dell'Observateur del 14 Agosto 1952 intendeva riferisci a quei paesi che non erano allineati con il blocco occidentale (presunto Primo Mondo) e con il blocco russo (presunto Secondo Mondo).
Solo molto tempo dopo la frase è passata, a mio parere erroneamente, ad indicare paesi poveri o sottosviluppati.
Inoltre, a Bandung, dove si tenne la conferenza dei paesi non allineati, poi definiti Terzo Mondo, non c'erano paesi americani ne europei, ma solo paesi africani e asiatici.
A quel tempo Vargasi si era appena suicidato e in Brasile si susseguirono alcuni brevi governi fino all'avvento di Juscelino Kubitschek, e fu un periodo di sviluppo economico e politico non indifferente. Ossia, al tempo della creazione della infelice espressione "Terzo Mondo" il Brasile era un paese benestante e democratico. Tutto il contrario di quello che si vorrebbe affermare con la frase di Sauvy.
Per questa fatica ti manderò fattura per le spese sostenute.
Giancarlo
Cosa dici di "trocar" la fattura per una pizza?
RispondiEliminaScherzi a parte, ammetto la mia grande e incolmabile ignoranza, perchè non conoscevo questa storia sulla nascita del "Terzo Mondo".
Grazie per le tue precisazioni. Sono sincero quando affermo che sono molto utili, perlomeno per me.
Non ti lamentare della tua ignoranza, visto che anche blasonate testate brasiliani fanno lo stesso grave errore.
RispondiEliminaMa di errori grossolani, gli stessi governi statali e quello federale, ne fanno a iosa. Specialmente per quanto riguarda la Storia e la Geografia del Brasile.
A volte faccio qualche post in merito, ma l'enormità delle castronate rende impossibile quantificarle tutte. Basta vedere la costituzione attuale dove vengono mescolate le definizioni di indigeno e indio, definizioni che per'altro non sono mai menzionate nelle costituzioni precedenti, a parte nell'emenda Costituzionale del 17 ottobre 1969, dove viene citata la Fundação Nacional do Índio. Fondazione creata nel 1967 durante il regime militare in sostituzione dell'altrettanto errato "Serviço de Proteção ao Índio"
Come vedi, se il governo stesso non sa ancora che gli indiani abitano in India, tu puoi benissimo non sapere la definizione di Terzo Mondo.
Caro Franco,dove vedi questa crescita economica? Il Brasile e' completamente fermo,i consumi,unico motore ,a caro prezzo (per il consumatore) , degli ultimi anni ,sono molto diminuiti,l'industria non riesce a esportare niente ( con la qualita' offerta non e' una sorpresa) e i soldi dall'estero non entrano piu' (entravano con il QE della FED ,adesso quasi terminato).Un paese normale tenterebbe di porre rimedio alzando ( e ci vorrebbe veramente poco) il livello qualitativo dell'istruzione ,ma il Brasile non e' un paese normale.
RispondiEliminaStefano
Ciao Stefano. Non so cosa sia successo. Questo post l'avevo scritto nell'aprile del 2011 ma per qualche motivo sembra che l'abbia pubblicato adesso. Infatti se vedi i commenti precedenti vedrai che sono di 3 anni fa. Evidentemente devo aver combinato qualcosa perché sto sistemando tutti i vecchi post, quindi puó darsi che per sbaglio abbia inserito involontariamente la data di oggi. D'altronde a quel tempo ero arrivato da poco in Brasile e molte cose non le conoscevo ancora, essendo ancora molto ingenuo e entusiasta (e se fin da subito ho iniziato a vedere molte cose negative di questo paese). Chiedo scusa a tutti e cercheró di stare piú attento.
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