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I paladini delle ricette


È inutile, nessuno riesce proprio a capire quanto sia importante il cibo per noi italiani, specialmente per quelle ricette tradizionali che, in qualche modo, fanno la storia del nostro paese. Quello che é successo col sito Demotivateur é solo un esempio. Provate a vedere le ricette postate da Tastemade, e scommetto che qualcuno avrá incubi alla notte. Chi vive all'estero come noi vede, ogni giorno, ricette italiane trasformate in qualcosa di osceno. Se vi dicessi come fanno le lasagne qui in Brasile rimarreste sconcertati, per non parlare della famosa "maccaronada" tanto conosciuta in questo paese. Ma é inutile stare qui a discutere. Come ho detto all'inizio nessuno potrebbe capire di cosa sto parlando, a parte noi italiani.

Il cibo è una cosa seria, soprattutto in Italia. Le ricette della tradizione sono un po’ come le tavole della legge, vanno sempre rispettate, magari leggermente modificate ma l’essenza deve rimanere tale, pena critiche a valanga e la pubblica gogna. In Italia, la grande passione per far rispettare i “dogmi culinari” di nonne e antenati è paragonabile solo all’amore per la squadra del cuore. Animati da questa fede, molti compatrioti si spingono oltre le linee nemiche e a colpi di commenti sui social network, difendono l’onore dei nostri piatti. Tra le pagine americane di cucina, come ad esempio Tasty, siamo ormai quasi temuti. Basti leggere i commenti a questa ricetta. L’ultima di queste missioni ha scatenato una vera e propria battaglia per la carbonara.

Casus belli

Da qualche tempo le bacheche di Facebook sono sempre più popolate da video-ricette, dove appassionati o vere e proprie testate propongono dei tutorial agli utenti su come va cucinato questo o quel piatto. Questo format all’estero va molto e spesso le specialità che vengono proposte sono quelle della tradizione italiana. Come avrà sperimentato la maggior parte di voi andando all’estero, fuori dai confini nazionali fanno molta confusione quando si tratta di cucina nostrana. Può capitare quindi di andare in California e mangiare una “tipica” pizza con l’ananas o ordinare le tagliatelle alla bolognese in un ristorante a Stoccolma e vedersi arrivare un piatto di pasta accompagnato da polpette. Questa volta a far scatenare lo sdegno italiano sulla rete è stato il sito francese Demotivateur, che i primi di aprile ha pubblicato sul suo canale YouTube una video-ricetta in cui si proponeva la “carbonara alla francese”. Questa versione, preparate tra l’altro con un noto marchio di pasta italiano che con il sito ha una collaborazione, prevede di cuocere per 15 minuti le farfalle, una cipolla e la pancetta, tutti insieme nell’acqua che di solito è destinata alla pasta. Per completare l’opera i francesi aggiungono panna e un uovo a crudo. Il video è stato ripreso da molti siti d’informazione italiani dopo che molti nostri connazionali avevano invaso la bacheca del portale francese con tutto il loro sdegno. Indignazione che ha costretto addirittura il marchio italiano di pasta a prendere le distanze dalla ricetta della carbonara alla francese. Nei giorni successivi al “misfatto”, la notizia ha trovato spazio anche in Francia tanto che il noto quotidiano d’oltralpe Le Parisien titolava: “Il carbonara gate infiamma l’Italia“.

Italian sounding

Questo è solo l’ultimo esempio di una lunga serie di ricette che si possono trovare in rete che di italiano hanno ben poco. Spesso, ma non sempre, solo il nome rimane fedele al piatto originale. Tutto sommato, però, bisogna considerare che la maggior parte di queste proposte culinarie vengono palesemente presentate come varianti della specialità nostrana. In questi casisi sfrutta “solo” il fascino che evoca l’italianità a tavola per promuovere ricette o prodotti completamente estranei alla nostra cultura. La questione, volendo essere un po’ bacchettoni, rientra nel problema più ampio “dell’italian souding”, ossia l’utilizzo di denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l’Italia per commercializzare prodotti affatto riconducibili al Bel Paese.

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