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E qui la festa?


E’ difficile non dire niente quando si leggono certe notizie:

Base da Antártida estava em festa quando incêndio começou em fevereiro

Torniamo un attimo indietro nel tempo: il 25 febbraio di quest’anno la base antartica brasiliana Comandante Ferraz prende fuoco causando la quasi totale distruzione dei vari laboratori di ricerca, con una perdita stimata di 9 milioni di reais. Per fortuna non ci furono morti ma solo un ferito grave.
Per tutto questo tempo, la Marina brasiliana ha mantenuto uno stretto silenzio sull’accaduto, ma si è venuto a sapere che proprio nel momento in cui la base brasiliana ha preso fuoco, tutti i funzionari, civili e militari, stavano partecipando a una festa chiamata Baile da Terceira Idade, con uso di birra e altri alcolici. Fin qui non ci sarebbe nulla di male. E’ vero che, considerando i costi di gestioni, il personale che lavora in tali laboratori dovrebbe prendere il lavoro più seriamente, ma siamo tutti umani, e anche loro hanno il diritto di divertirsi ogni tanto.

Il problema nasce dal fatto che, per non rovinare la festa, questi “grandi” scienziati, degni di un intelletto di un insetto, hanno avuto la grandiosa idea di staccare l’allarme d’incendio. Perché tale idea assurda? Per il semplice fatto che durante la festa si faceva uso di una macchina per il fumo, e questo avrebbe fatto scattare l’allarme, rovinando così la piccola festicciola tra amici.
No momento em que a base brasileira na Antártida começou a ser destruída por um incêndio, na madrugada de 25 de fevereiro, funcionários militares e civis da Marinha e cientistas de universidades brasileiras participavam de uma festa chamada Baile da Terceira Idade, na qual houve consumo de bebidas alcoólicas.
Como o alarme não disparou quando o incêndio começou, os encarregados pelo inquérito suspeitavam que o sistema pode ter sido desligado por ordem do comando da base. O objetivo seria não atrapalhar a festa. Na pista de dança há um mecanismo que espalha fumaça de gelo seco, como em uma boate. Os sensores são sensíveis e poderiam disparar, anunciando um falso incêndio.
fonte: UOL
Geniale vero? Degno dei migliori scienziati.
Come se non bastasse, qualche mese prima, a dicembre, sempre in Antartide, una chiatta con 10 mila litri di gasolio è affondata nel gelido mar artico. Anche in questo caso la Marina non ha voluto dire niente a proposito per evitare problemi internazionali.

Di conseguenza il Senato brasiliano ha da poco approvato la proposta di investire l’ingente cifra di 40 milioni di reais per riparare la base antartica e per il recupero della chiatta affondata.
O plenário do Senado aprovou nesta quarta-feira a Medida Provisória (MP) que libera recursos para a reconstrução da base militar brasileira na Antártida. Por meio da proposta, o governo libera crédito extraordinário de R$ 40 milhões ao Ministério da Defesa para começar as obras de limpeza do terreno e de reconstrução da Estação Antártica Comandante Ferraz, que pegou fogo no início deste ano.
Os recursos liberados pela MP vão servir, também, para cobrir despesas com a retirada de uma chata (embarcação com fundo chato), que afundou em dezembro do ano passado em frente à estação brasileira na Antártida. A remoção dos escombros deve começar no verão austral, em outubro.
fonte: Terra.com
Ora, le considerazioni da fare sono due. La prima, ovviamente, è su questi 40 milioni di reais. Immaginate quante cose si potrebbero fare per il popolo brasiliano con tutti questi soldi. Considerando i noti problemi di questo paese, è proprio necessario spendere questo denaro in questo modo? Non ci sono cose più utili e più urgenti da fare?

La seconda, e qui mi scuso anticipatamente con tutti quei brasiliani che conosco, ma se non sapete nemmeno costruire una casa decente, cosa andate a fare in Antartide? Che nessuno si offenda, ma vivo qui da anni, e vedo come lavorano i vari muratori, elettricisti, carpentieri, ecc. Non puoi fare una base scientifica in Antartide e mandare là persone a “lavorare” con la mentalità e il modo di fare dei brasiliani. Quest’idea di fare le cose em qualquer jeito mal si adatta per la vita comune in città, figuratevi per una base scientifica in Antartide. E, sempre chiedendo scusa a tutti, il Brasile è certamente un ottimo paese, ma non è certamente un sinonimo di efficienza o di qualità. Allora forse non è meglio starsene a casa propria?

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3 Commenti

  1. Franco tu scrivi Per fortuna non ci furono morti, in realtà i morti furono due, distrutti dalle fiamme che all'interno della sala macchine generavano un calore sicuramente superiore ai 600 Gradi.

    Franco tu scrivi proposta di investire l’ingente cifra di 40 milioni di reais per riparare la base antartica e per il recupero della chiatta affondata In verità stiamo parlando di una Medida Provisória (MP) che dovrà essere sanzionata dal presidente del Congresso Nacional, il famoso senatore José Sarney (PMDB-AP), 'padrino' della famiglia che sfrutta la capitania del Maranhão da oltre 50 anni, anticamente in guerra aperta con il 'sapo barbuto' oggi invece amico fraterno (pecunia non olet) dello sceicco brasiliano che importa combustibili. Ossia, quei 40 milioni, qualora venissero effettivamente stanziati (cosa a cui non credo) prenderanno la via del Maranhão, o per meglio dire delle tasche di Sarney e famiglia, e magari qualche spicciolo giungerà anche in Antartide.

    Poiché sei in buon lettore, ti elenco un paio (per modo di dire) di link sulla storia della Estação Antártica Comandante Ferraz a cui manca il particolare della festa dei vecchietti.

    25/2/2002
    25/2/2002
    26/2/2002
    27/2/2002
    e dulcis in fundo
    27/2/2002

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  2. Chiedo venia per la mia ignoranza, ma data l'età la mia memoria comincia ad avere dei problemi e avevo letto da qualche parte che c'era stato solo un ferito. A questo punto questa festicciola diventa ancora più seria di prima, anche se mi aspetto che qualcuno dica a me di starmene a casa mia...

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