IL POPOLO
BRASILIANO
Può sembrare
uno stereotipo, ma non lo è. Il popolo brasiliano è accogliente, socievole e
amichevole. Non è detto che sia facile ambientarsi e i brasiliani hanno
sicuramente un jeito, cioè un modo di fare, diverso dal nostro di rapportarsi
alla vita e alle cose, ma di sicuro lo straniero è benvenuto. E se possono
darti una mano lo fanno volentieri. Ma anche se devono darti una fregatura, lo
fanno volentieri.
MODO DI
VIVERE
Inutile
nasconderlo, i brasiliani vivono la vita in maniera più leggera, la prendono con
più filosofia e con il sorriso sulle labbra. Se qualcosa va storto, la vita va
avanti. Si chiude una porta, si apre un portone. E dietro il portone c’è sempre
una caipirinha e un po` di samba. E la cosa è contagiante.
IL CLIMA
Il clima in
Brasile è in generale caldo e piacevole. Certo in alcune zone del nord e del
nordest può essere eccessivamente caldo in alcuni periodi dell’anno, mentre
negli Stati del sud (Paraná, Santa Catarina e Rio Grande do Sul) d’inverno
potreste davvero soffrire il freddo: magari non lo sapete, ma le gelate si
verificano anche da queste parti e le case non hanno il riscaldamento. Ma nel
complesso si sta bene. L’inverno non è rigido come in Europa e dura poche
settimane nel sud e sudest. Nel nord e nordest praticamente non esiste.
OPPORTUNITÀ
DI INVESTIMENTO
se avete il capitale da investire avrete buone possibilità di successo, praticamente in tutti i campi. Certo, dovrete lottare contro un sistema farraginoso, burocratico e anche corrotto, ma il periodo per investire in Brasile è favorevole.
OPPORTUNITÀ
DI CARRIERA
La mano d’opera
qualificata è scarsa e il Brasile ha urgente bisogno di professionisti
competenti per far fronte alla richiesta del mercato e sostenere la crescita
economica. La legislazione al momento però non facilita l’inserimento di figure
straniere e possedere il visto permanente è un requisito fondamentale per
trasferirsi e vivere in Brasile. Anche conoscere il portoghese è fondamentale.
SFIDA
PERSONALE
“Il Brasile
non è un Paese serio”, diceva Charles De Gaulle. E non è nemmeno semplice, ma è
da maneggiare con cura. Per quanto abbia subito l’influenza europea,
portoghese, spagnola e italiana in particolare, presenta differenze enormi
rispetto alle società europee. Inserirsi non è facile, ci vuole pazienza e molto
spirito di adattamento. Ho visto europei fuggire a gambe levate dopo qualche
settimana o qualche mese. Accettate la sfida personale?
LA
SPERANZA
“Il Brasile
è il Paese del futuro”, scriveva nel 1941 lo scrittore austriaco Stefan Zweig.
Sono passati quasi 80 anni e le cose non sembrano poi molto cambiate. In
Brasile si vive il presente, si coglie l’attimo. Il passato è remoto e il
futuro sarà sempre migliore. Quando non si ha nulla, o si ha molto poco, come è
stato in Brasile per secoli, ci si gode il presente e si guarda al futuro con
speranza. Quella che purtroppo sembra mancare di questi tempi nella cara
vecchia Europa.
LA NATURA
Le ricchezze naturali del Brasile non hanno probabilmente eguali al mondo. Dalla foresta amazzonica alla regione del Pantanal, dalle cascate de Iguaçu alle spiagge tropicali, la bellezza del paesaggio brasiliano mozza il fiato e lascia a bocca aperta. Inutile dilungarsi, è indescrivibile.
LA PACE
Il Brasile è
un Paese pacifico e democratico. Non ha una tradizione belligerante e porta
avanti una politica estera di dialogo con gli altri popoli. Anche il suo popolo
è tollerante e accogliente. La Costituzione è solida, le istituzioni
democratiche in via di consolidamento, e non ci sono particolari rischi di
golpe o di rigurgiti antidemocratici come avviene o potrebbe avvenire in altri
Paesi sudamericani.
VESTITI
Bermuda,
infradito, casual, no giacca e cravatta, no vestiti pesanti
UNA
CULTURA MULTIETNICA
Nei secoli
passati, il Brasile è stato conteso e invaso dal Portogallo, dalla Spagna,
dalla Francia e dall’Olanda. Alla fine la spuntarono i portoghesi, ma l’influenza
degli altri popoli è rimasta, si è integrata e ha ricreato una cultura
multietnica totalmente nuova. I popoli africani hanno dato il loro fondamentale
apporto così come gli indigeni nativi. Poi sono arrivati gli italiani,
soprattutto nel sud e sudest del Brasile, i tedeschi, i giapponesi, i coreani,
i cinesi, i popoli mediorientali e quelli dell’Europa dell’est. E tutti
convivono in armonia, orgogliosamente sotto un’unica bandiera verdeoro.
Adesso che
conoscete gli aspetti positivi e vi è venuta voglia di venire in Brasile, siete
pronti per leggere la lista con le dieci buone ragioni per non trasferirsi e
vivere in Brasile.
UN POPOLO ALLEGRO
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