Il debito del Brasile è “spazzatura”. A certificarlo è l’agenzia di rating Standard & Poor, che ha spiegato come dietro al downgrade ci siano le turbolenze politiche e le difficoltà incontrate dal governo del presidente Dilma Rousseff nell'affrontare il crescente debito. L'agenzia di rating ha portato il giudizio sul debito brasiliano a BB+ con outlook negativo (il che significa che ulteriori declassamenti potrebbero seguire presto), dal precedente livello di BBB-. Il governo Rousseff aveva imposto misure di austerità nel tentativo di evitare un tale downgrade. Il paese è entrato ufficialmente in recessione economica lo scorso mese. Il ministro della Pianificazione, Nelson Barbosa, ha spiegato che il governo sta lavorando a nuove proposte per equilibrare i suoi conti e affrontare il deficit di bilancio. “Il Brasile continuerà a rispettare tutti i suoi obblighi”, ha aggiunto.
Il giudizio colloca il paese sudamericano tra gli emittenti speculativi. Secondo gli esperti di IntesaSanpaolo, il Brasile rischia un declassamento anche da parte di Fitch, che ha messo un outlook negativo il rating "BBB". .
Nota personale: non che ci sia da fare salti di gioia, peró la nostra povera Italia, pur con i suoi problemi che ormai tutti conosciamo, é un gradino sopra il Brasile, con un rating di BBB-.
E l'ex-presidente Lula (ancora lui??) ha dichiarato oggi a Buenos Aires che il ribassamento da parte di Standard & Poor non significa niente: "Isso não significa nada. Significa que apenas a gente não pode fazer o que eles querem. A gente tem que fazer o que a gente quer" (se qualcuno mi spiega cosa vuol dire gliene saró infinitamente grato) e ha aggiunto che trova molto divertente il fatto che le agenzie di rischio abbiano preso questa decisione e le ha criticate perché "não usam os mesmos critérios para países quebrados da Europa".
Boh! Saró io a essere un cretino per preoccuparmi.
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