Tradotto e adattato da O Mascate
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SI! Tutto bene! Ma O Mascate non termina così le sue esternazione, aggiunge sempre un'esclamazione...colorita!
RispondiEliminaHai dimenticato di inserirla? O non hai voluto inserirla?
Scherzi a parte, mi stavo preoccupando, eri sparito, pensavo che eri andato a trascorrere le ferie pasquali in Italia.
77%?? Nel lotto questo numero ha un significato particolare, ma non si adatta in nessun caso a quel barilotto della Dilma.
beh in italia i sondaggi danno monti al 58% di approvazione, quindi la manipolazione non è una prerogativa brasileira!
RispondiEliminaFrancecsco
No, non mi sono dimenticato di inserirla. E' che non la ritenevo necessaria. Ognuno può commentare quello che vuole dopo aver letto certe notizie, senza bisogno che io aggiunga espressioni colorite.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la mia assenza è il "problema" di sempre, cioè che non sempre trovo notizie interessanti da postare. E poi inizio a diventare stanco nel cercare di mostrare una realtà che pochi vedono. Alla fine chi ha torto sono sempre io. Quindi, come direbbe O Mascate... E PHODA-SE!!!
Isso mesmo!!!
RispondiEliminaMa le notizie interessanti molto spesso sono quelle che non lo sembrano, e giusto per stare in argomento statistiche racconto un fatto reale.
Oggi, sabato, 7 aprile, durante il pranzo ho "litigato" con la figlia di mia cognata, perché si è sentita offesa quando lo chiamata "burra".
A quel punto, con la cattiveria che mi contraddistingue, gli ho chiesto del perché ieri, venerdì, era festivo, precisando che in caso di risposta corretta non avrei più usato il termine "burra".
Dopo una lunga pausa di silenzio la risposta giungeva lapidaria: "Perché è festa. Quando è festa è festa".
Nella mia escalation di malvagità mi è venuta la cattiva idea di chiedere perché domani, domenica è Pasqua. Che festa è la Pasqua?
"Quando si mangiano uova di cioccolato è Pasqua" è stata la disarmante risposta.
Dopo pranzo, nella sua furbizia, ha fatto "a mia insaputa" il giro degli amici e amiche per scoprire la risposta. Su oltre 10 amici/he interrogate nessuna ha saputo rispondere. Stesso risultato con i genitori degli stessi.
Quindi, statisticamente parlando, dalla mia involontaria indagine statistica, posso affermare senza ombra di dubbio che lo studente brasiliano medio, nella fascia tra gli 11 e i 18 anni, è culturalmente ignorante al 100%.
Stessa percentuale la si riscontra tra i genitori degli stessi studenti.
Quindi, la mia conclusione, è che il 77% sbandierato dalla ex terrorista corrisponde alla realtà. Ossia abbiamo il 77% di brasiliani masochisti all'ennesima potenza.
Quanto mi piacciono le statistiche. Più dell'uovo di Pasqua, ma sicuramente meno del Pandoro, quello casalingo che faceva la pasticceria Cova sul Viale Monza a Milano.
Ops.. non avevo letto il commento di Anonimo/Francesco sul 58% di Mario 'vlad' Monti.
RispondiEliminaE sintomatico il fatto che nello stesso periodo che il vampiro sventolava il suo 58% qualche italiano si è immolato alla moda dei monaci buddisti. Molto sintomatico.
Non cercavo la notizia, ma mi è capitata sotto l'occhio, e non potevo fare a meno di leggerla.
RispondiEliminaDa Folha, che dici di conoscere discretamente, apprendo che a Curitiba, città con circa 2.800.000 abitanti, il PT e il suo governo, e quindi di conseguenza la ex terrorista, godono del 4% delle intenzioni di voto.
Da Zero Hora invece apprendo che a Porto Alegre, città del famoso seringuerio che abita nella zona internazionale dell'Aeroporto, che conta circa 1.500.000 abitanti (dato abbastanza datato, quindi ci possono essere aumenti consistenti), il PT e il suo governo, e quindi di conseguenza la ex terrorista, godono del 3% delle intenzioni di voto (vedi immagine http://bit.ly/IqlcGL ).
Tenendo conto che la ricerca è dell'Ibope, quindi con una certa tendenza a favorire il suo datore di lavoro (governo), si comprende senza ombra di dubbio, anche in virtù del fatto che a San Paolo il PT gode ugualmente del 3%, che la famosa approvazione del 77% è solo un numero buttato li a caso per impressionare i gonzi.
Che sono molti.
il problema è che il voto qui è OBBLIGATORIO, e quindi amplissime fasce di popolazione non informata o che preferiscono il mantenimento stile bolsa familia, votano per il governo in carica. Non conosco una, e dico una, persona che si guadagna da vivere col suo lavoro privato, vuoi professionista o imprenditore di medio livello, che si sia pronunciato a favore di Dilma.
RispondiEliminaFrancesco
Sul fatto che il voto sia obbligatorio sarà vero per legge, ma non corrisponde ai fatti. Basta una semplice dichiarazione, anche dopo mesi, per giustificare l'assenza al voto.
RispondiEliminaPer il resto del commento, devo confermarti che neppure io ne conosco, anche se poi, ufficialmente, specie nelle piccole cittadine, fingono di sostenere il candidato PT.