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Disuguaglianza economica


Prendo spunto dal mio ultimo post sulla fotografia, in cui parlo degli acquisti all’estero, per mostrare una caratteristica del Brasile che forse non tutti notano.

Il Brasile purtroppo è conosciuto anche per la sua grande disuguaglianza sociale, ma questa differenza la si trova anche nelle cose comuni, per esempio i prezzi di alcuni prodotti. Vi farò un esempio pratico.

Sto pensando di ritornare a studiare pianoforte. Ritornare perché avevo preso lezioni molti anni fa quando ero ancora in Italia. Per circa due anni andai da un maestro di musica e imparai a leggere uno spartito e a destreggiarmi sulla tastiera. Però, vuoi per pigrizia o per errori di gioventù, come dissi dopo poco più di due anni lasciai perdere. Ma come ho detto la passione per la buona musica è rimasta e ora, con qualche anno in più e con un poco di tempo disponibile, sto seriamente pensando di ritornare a studiare.

Ma come sempre qui in Brasile tutto diventa difficile.

Il primo problema è trovare un buon maestro di musica. È molto facile trovare qui in Brasile corsi di chitarra, forse lo strumento più amato e usato in questo paese. Si trovano anche corsi di “teclado”, cioè tastiera, ma imparare a suonare il pianoforte non è la stessa cosa. Il metodo, gli studi e lo strumento sono molto differenti. Quindi vi assicuro che trovare un maestro o un corso di pianoforte, dove vi insegnino, oltre alla tecnica, brani di Mozart o Chopin diventa una vera impresa. È chiaro, esistono in Brasile ottimi musicisti classici o persone appassionate per questo tipo di musica, ma in proporzione sono veramente poche.

Ma il problema principale, che è l’argomento di questo post, è comprare lo strumento.

Come ho detto esiste una grande differenza tra tastiera e pianoforte, sia acustico che digitale. Non sto qui a spiegarvele perché non é questo l’argomento principale, ma sappiate che esistono.

Ora, in Italia, se andrete in un qualunque negozio di strumenti musicali o in un sito online, tipo Amazon, noterete che una tastiera, per esempio della Yamaha, parte da circa 100 euro, mentre un buon piano digitale, sempre della stessa marca, costa dai 300 ai 400 euro. Quindi la differenza di prezzo varia dal 200% al 300%.



Qui in Brasile invece questa differenza è maggiore. Se andiamo a vedere gli stessi modelli vedremo che la tastiera mi costa quasi R$ 600 (e già qui questa differenza di prezzo non ha parole) mentre il piano mi costa quasi R$ 3.000. Quindi la differenza tra piano e tastiera è quasi del 500%.



Io penso che tra 100 e 400 euro la differenza non sia molta, ma tra 500 e 3000 si. Possiamo benissimo dire che in Italia qualunque persona possa comprare un piano digitale, mentre in Brasile diventa un prodotto di élite.

Quindi come vedete questa disuguaglianza la si nota non solo nella società, ma nella vita di tutti i giorni. Sembra che in Brasile facciano di tutto per mantenere questa divisione sociale ed economica. Il povero deve sempre rimanere povero e non può in nessun modo possedere niente di valore. Quest’idea è molto radicata in Brasile e penso che nessun governo possa cambiare la situazione. È un vero peccato, perché come dico sempre, basterebbe poco per star bene in questo paese, ma finché ci saranno condizioni come queste diventa difficile fare una vita perlomeno accettabile. A meno di non essere ricco.

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