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Piccole manie italiane


Siccome il post sulle manie brasiliane ha avuto un discreto successo (ma anche qualche piccola critica, anche se sinceramente mi aspettavo di peggio) e per una giusta ragione di par condicio, ecco che questa volta andrò a enumerare alcune piccole manie degli italiani. Il problema maggiore, quando si parla di questi argomenti, è riuscire a distinguere una mania da una passione, e una passione da una ossessione. Risulta anche difficile stabilire quando una mania o una abitudine diventa un difetto. E, cosa ancora più difficile, è riconoscere i propri difetti.  Ma, torno a dire, qui, come nel caso delle manie dei brasiliani, non stiamo parlando di difetti, ma di semplici manie quotidiane. Quindi spero che non si inizi una “caccia alle streghe” contro tutti i vizi e difetti degli italiani. L’idea è di mostrare alcune caratteristiche tipiche degli italiani, e mi auguro che mi aiuterete in questa piccola ricerca. Per la verità a me sono venute in mente poche manie, e ho dovuto fare una ricerca su internet per trovare qualcosa. D'altronde, non si sa chi sia, ma qualcuno una volta ha detto: Se non hai un amico che ti avvisi dei tuoi difetti, paga un nemico affinché lo faccia.

GESTICOLARE
Questa è una mania tipica degli italiani. Noi non parliamo solo con le parole, ma anche con le mani, usando gesti per farci capire meglio o per rafforzare un concetto. Questo “secondo linguaggio” come è stato definito, sembra che faccia parte della nostra cultura: “Le culture più antiche e raffinate amano l’espressività dei gesti. In altre culture, la gestualità è invece impacciata, rattrappita, stitica. Corrisponde ad un semplice balbettio. I popoli nordici, composti in genere da individui introversi e dalle poche parole, rifuggono dai gesti corporei perché temono l’estroversione, l’avvicinamento all'altro, il contatto...”. Per chi non conosce questa tipica mania italiana, il New York Times ha preparato una piccola pagina con alcuni tipici gesti degli italiani.

IL CIBO
È una mania mangiare bene? A mio parere no, ma di sicuro per noi italiani il cibo non è solo qualcosa per riempire lo stomaco. Amiamo il cibo, amiamo mangiare bene e la buona tavola. Ci piace curare i nostri cibi, amiamo le tradizioni culinarie delle nostre Regioni e pensiamo (forse a giusta ragione) che la “comida” italiana sia la migliore del mondo. In questo caso, ma penso solo in questo, siamo tanto “ufani” quanto i brasiliani.

MANGIARE IN CASA
È inutile negarlo: molte nostre manie sono legate al cibo. Una di queste è il fatto che adoriamo mangiare in casa. Che sia chiara una cosa: qui sto parlando in generale, quindi è ovvio che troverete italiani senza queste manie, però è indubbio che noi italiani amiamo cucinare, quindi cosa c’è di meglio che invitare in casa qualche amico e mangiare insieme? Quante volte, prima di andare al cinema o in qualche locale, invitavo i miei amici a casa mia per mangiare qualcosa? O quante volte, dopo una serata insieme passata allegramente, si andava a casa di qualcuno per farsi un piatto di spaghetti? E vuoi mettere la cucina della mamma con quella del ristorante?

PASTA
Parlare di “comida” italiana e non parlare della pasta è impossibile. Non so se sia una mania, una passione o una vera e propria ossessione, ma la pasta fa parte di ogni italiano. Io, da buon piemontese, adoro il risotto, ma un piatto di tagliatelle fatte in casa o anche dei semplici maccheroni con pomodoro e basilico (italiano, ovviamente) sono qualcosa di indescrivibile. Per non parlare poi dei ravioli, tortellini, lasagne, cannelloni, ecc. Sì, non c’è che dire, italiano vuol dire pasta.

P.S. avrei voluto aggiungere anche la pizza come mania, ma è una pietanza così popolare, famosa e amata da tutti che non può essere solo una prerogativa italiana.

CAFFÈ
In Italia il caffè è più di una mania. È una passione, un’arte, un piacere da condividere con altri o anche da soli. È quasi d’obbligo, finito di mangiare, prendere un caffè. Aiuta a vincere la tipica sonnolenza che prende dopo un pasto più o meno abbondante. Al mattino è abitudine prendere un caffè al bar, scelto tra innumerevoli varietà di preparazione (ristretto, lungo, schiumato, macchiato, marocchino, corretto, decaffeinato, ecc.), magari accompagnato da un ottimo croissant ancora caldo. A metà mattina, o metà giornata, si beve un caffè per darsi un briciolo di energia in più. Alla sera, dopo mangiato, se non si è troppo sensibili alla caffeina un caffè è d’obbligo. Sì, noi italiani amiamo il caffè, e lo sappiamo fare bene.

AMARO
E dopo una buona cena e un ottimo espresso cosa potremmo aggiungere? Un bicchierino di amaro o di grappa. In Italia, grazie anche al clima temperato e il rilievo montagnoso, vi si producono una grande varietà di amari (o digestivi, chiamateli come volte) usando diverse piante medicinali e aromatiche. Gli amari fanno parte della nostra tradizione. Sono nati nei conventi, dove i frati lasciavano in infusione radici, frutti e piante nell'alcol per estrarne le essenze. Nacquero in tal modo liquori dalle proprietà terapeutiche, somministrati come stimolanti o come digestivi. Erano cioè medicinali e, come tali, prodotti per curare più che per piacere. Con il tempo si cominciò ad apprezzarne il gusto e la combinazione degli ingredienti non fu più concepita solo ai fini dell’impiego farmaceutico, ma anche per ottenere un sapore gradevole.

OSSERVAZIONE: il caffè dopo mangiato, l’amaro e altre piccole manie qui descritte, sono tipicamente italiane. Ma osservate una cosa: mia moglie, brasiliana, fedele amante del suo paese e molto critica verso il mio, col tempo ha imparato ad apprezzare alcune mie piccole manie. Ora anche lei ama bere un caffè dopo mangiato, adora il vino buono, prende un Cynar dopo il caffè, ecc. Questo vuol dire che queste piccole manie non sono cose negative, ma il contrario. Se bere un caffè dopo un pasto fosse una cosa ruim nessuno lo farebbe. Evidentemente, se la maggior parte degli italiani hanno queste abitudini, è perché è piacevole.

VESTIRSI BENE
Se nel mangiare ho dovuto specificare che sto parlando in generale, qui lo devo sottolineare. Gli italiani amano vestirsi bene. Non per niente i migliori stilisti sono italiani. Questo cosa vuol dire, che tutti gli italiani si vestono bene? Certamente no. Che tutti gli italiani si vestono di giacca e cravatta? Nemmeno. Però, come diamo importanza la cibo, così diamo molta importanza ai vestiti. Questo nostro modo di vestire è una delle cose che ho notato immediatamente fin dal primo giorno qui in Brasile. Non me ne vogliano i miei amici brasiliani, non sono qui per criticare, anche perché stiamo parlando di noi italiani, ma le differenze di “stile” fra queste due nazioni sono enormi. E non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche e soprattutto nelle grandi occasioni. Qui in Brasile la gente è più rilassata, meno preoccupata con quello che indossa (oserei dire purtroppo), mentre per noi italiani essere, o cercare di essere, eleganti in ogni occasione è importante.

FERRARI
Le più famose auto sportive sono italiane: Ferrari, Lamborghini, Maserati, Pagani, Alfa Romeo e tante altre, ma la Ferrari… tanto per fare un esempio, nella Formula 1, per noi italiani non ha tanta importanza il pilota, l’importante è che faccia vincere la Ferrari, poi che lui sia italiano, brasiliano o cinese, non ce ne importa molto. Quindi ben vengano auto lussuose e sportive come Lamborghini, Mercedes e altre, ma la Ferrari è nel cuore di tutti gli italiani.

CELLULARE
Non è certamente una mania solo nostra, ma gli italiani usano molto il cellulare. Il problema è che lo usano anche quando non dovrebbero, come al ristorante o in un museo. Secondo una recente ricerca il 97% degli italiani ha e utilizza un cellulare (in Brasile questa percentuale è del 69%). Il bello è che lo usiamo più che altro per mandare SMS. A nostra discolpa posso dire che in Italia i cellulari e smartphone costano poco, quindi è facile comprarne uno o anche di più.

CALCIO
Be’ sì, gli italiani amano il calcio. Penso di essere l’unico italiano non amante di questo sport. Penso che in questo assomigliamo ai brasiliani, anche loro molto appassionati di futebol. Ovviamente c’è chi è un vero e proprio maniaco, chi un semplice appassionato della sua propria squadra, e chi, come me, non ha nessun interesse, a parte quando gioca la Nazionale. In ogni caso il calcio, insieme alle donne e ai motori, è uno degli argomenti più trattati e discussi entro due o più persone.

Bene, a me non viene in mente altro. Spero che anche in questo caso mi aiuterete a migliorare questo piccolo elenco aggiungendo quello che per voi sono manie tipiche italiane, ma che ho dimenticato di includere. Possibilmente senza offendere nessuno, perché l’importante è non prendere troppo sul serio queste cose (blog compreso).


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8 Commenti

  1. Ciao Franco, allora una barzelletta:
    Um navio naufragou em alto mar e só dois italianos se salvaram.
    Chegando na praia, as pessoas queriam saber como só os dois haviam conseguido se salvar, dai eles disseram:
    -Não sabemos! Começamos a conversar e conversar, e quando vimos, já estávamos na práia!
    rsrsrsrsrsrs
    Abbraccio, Franco!! (hai capito la barzelletta??)
    Jorge Henrique

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    1. Ahahaha Jorge, sei único! La barzelletta l'ho capita, ma con l'aiuto di mia moglie :(
      Abraços!

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  2. Eh si, perche chiacchierando, i due facevano dei gesti, allora senza che si accorgevano, nuotavano!!! (ho scritto bene?)
    Ciao Franco, un salutone!!!
    Jorge Henrique

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    1. Hai scritto benissimo. Vorrei essere io a parlare in portoghese come tu parli in italiano. Parabéns !

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  3. Figurati, sei anche bravissimo!!

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  4. Eccomi a dare il mio contributo. Aggiungerei la mania dell'auto come "status symbol", il televisore gigantesco in casa (tipo 50 pollici), il tablet che dev'essere per forza Apple altrimenti sei sfigato (infatti io ho un Samsung!!!) e il turpiloquio cioè l'aggiungere in ogni frase almeno una parola o un'espressione "colorita". Alcune parolacce sono diventate così comuni che ormai nessuno ci fa più caso (tipo ca...o, porca p......., pirla, stronzo etc.). Solo quando torno in Italia mi rendo conto di quanto sia presente nei discorsi di ogni italiano!!
    Elena

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    1. Sul turpiloquio purtroppo devo darti ragione, è una cosa che ci distingue. E devo ammettere che io sono il primo a usare vocaboli un po\... coloriti. Per la veritá avevo un amico turco che era peggio di 10 italiani messi insieme, peró questo non toglie questo piccolo difetto tipico italiano.

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    2. Turpiloquio purtroppo parte integrante della nostra lingua parlata.
      Sulla televisione,penso che rispetto a qui siamo ormai sorpassati.
      ma sul mancato rispetto per il prossimo...siamo campioni del mondo.
      Stefano

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