Il mio Instagram

header ads

Nuovo trucco statistico del governo: la maggior parte dei neri nella classe media


Il Governo ha cambiato i criteri e ha considerato "classe media" quelli che guadagnano da R $ 291 al mese. Questo è il segreto di un miracolo che non è accaduto.

E ancora una volta, è successo al quotidiano "O Globo" di dare voce ai dati del governo senza alcuna analisi preliminare- e questo era avvenuto già due giorni fa, con la "celebrazione" del tasso di successo del solo 12% nella Bolsa Família. Ora, i neri sono vittime di frodi statistiche e del governo elettorale.

Il titolo è: "125 anni di Abolizione: La maggior parte dei neri è già nella classe media." Grande notizia, vero? Per la verità, no. Questo perché fare parte della "classe media" oggi non è una vittoria. Il Governo ha abbassato il minimo di rendita.

Chi guadagna da 291 R$ al mese, prima considerato povero, diventa a essere di “classe media" per il governo (e per alcuni del giornale "O Globo"). L’articolo, infatti, inserisce un dato che in pratica è contrario al titolo, soprattutto se sommiamo il fatto che i poveri sono ormai considerati classe media. Guardate:

"Negli strati che sono tra i più poveri del 10% della nuova classe media, la percentuale di neri e mulatti è del 62%. All'altro estremo, dei 10% più ricchi, la percentuale scende al 39%. “

In breve: il 10% dei più poveri della "nuova classe media" DE FACTO POVERI, con una maggioranza nera (62%). L'altro "estremo" (in realtà la classe media), la presenza scende al 39%. E l’articolo è passato senza problemi, nel buon vecchio "PiG" che si lamentano che i sostenitori del governo.


Questa tortura del governo ai numeri e statistiche, finché confesseranno qualcosa di positivo anche nelle circostanze più avverse, comporta la creazione di una vera commissione.

Posta un commento

28 Commenti

  1. Cioé, se guadagni 291 reis al mese faresti parte della classe media??? Ho capito bene??
    Yuri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, secondo i parametri dei parlamentari brasiliani, chi guadagna 291 R$ pro-capite rientra nella classe media. Quindi se una famiglia di padre, madre e figlio guadagna 873 R$ al mese, è della classe media. Questo ovviamente per il governo brasiliano, perché in realtà rimangono dei poveri.

      Nova classe média brasileira tem renda entre R$ 291 e R$ 1.019 familiar per capita, define governo. O governo brasileiro já tem uma nova definição para a classe média brasileira. Considerando a renda familiar como critério básico, uma comissão de especialistas formada pela Secretaria de Assuntos Estratégicos (SAE) da Presidência da República definiu que a nova classe média é integrada pelos indivíduos que vivem em famílias com renda per capita (somando-se a renda familiar e dividindo-a pelo número de pessoas que compõem a família) entre R$ 291 e R$ 1.019. “Quem tiver renda per capita nesse intervalo será considerada classe média”, disse Ricardo Paes de Barros, secretário de Ações Estratégicas da SAE.

      Elimina
  2. Quindi se ho capito bene, qualora io guadagnassi 5 mila reis al mese, avendo una famiglia composta di 4 persone, me incluso, e ogni componente della mia famiglia avesse procapite 1250 reis, faremmo parte della classe alta brasiliana????
    Ma che caz..?????
    Yuri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto. Tu saresti un RICCO brasiliano. Questo secondo la nostra amata presindenta Dilma & Co.

      Furba questa donna, né??

      Elimina
  3. Ha fatto la stessa "giocata" per diminuire l'estrema povertà in Brasile. Dando 2 R$ in piú alle famiglie povere, hanno clamorosamente dimostrato di aver tolto 40 milioni di brasiliani dall'estrema miseria!

    http://goo.gl/5dxgP

    RispondiElimina
  4. Queste sono le stranezze del Brasile. Proprio poco fa, commentavo su un altro blog, che sicuramente conosci, riguardo l'approvazione, da parte del CNJ,dell'obbligo di celebrare matrimoni civili da parte dei cartori e la conversione in matrimoni delle unioni stabili, cosa che, personalmente, reputo segno di grande civilta, ma poi dall'ammirazione passo allo sconcerto piú totale leggendo una stupidata del genere.
    Comunque, come scrivevo anche sul altro blog, non vedo l'ora di avere il doppio passaporto, anche per poter votare chi magari possa fare meglio per il Brasile e i brasiliani.
    Franco credo che , per ora, non ci resti che "riderci" sopra non credi??
    Ciao, Yuri.

    RispondiElimina
  5. Letto il tuo post del 20-2-13, che dire? MMMM...
    Yuri

    RispondiElimina
  6. Franco, lo sai la cosa piu' rivoltante di tutto questo balletto di numeri?

    (la matemática non e' esattamente il forte dei brasiliani,stanno messi purê peggio degli italiani.
    Per fare dele addizioni facilissime tirano fuori le calcolatrici,poi com moltiplicazioni e divisioni apriti cielo. Io mi diverto a fare i calcoli a mente piu' velocemente delle cassiere solo per vedere le espressioni che fanno a sentirmi dire il totale,esatto,mentre loro stanno ancora li a mischiarsi le dita)

    E' che nella stampa italiana non vedi um giornalista uno,che metta in dubbio ste aparate alla Benito Mussolini ,otto milioni di baionette,etc,etc) del governo brasiliano.
    Tutti a slinguazzare il boom econômico brasiliano,che non e' affatto um boom,e a lasciare i nostri connazzionali a sognare col Brasile che "há sconfitto la disoccupazione,bla bla bla.

    Ogni giorno che passa la realta' si allontana sempre piu' velocemente dalle menzogne di questi ciarlatani,che incapaci di fermarsi devono spararne sempre di piu' grosse.

    E se Dilma non verra' rieletta sara' solo per la figura di merda che fara' il Brasile nella copa 2014,come paese e come squadra di cálcio.
    Ma lei ,la Dilma e' sempre piu' in campagna elettorale,si e' messa le lenti a contatto colorate (giuro,e' vero!!) e va in giro a sparare balle.

    RispondiElimina
  7. Beh, Benedetto anche negare che il Brasile abbia fatto dei grossi passi avanti non sarebbe intellettualmente onesto, che poi le cifre vengano rittocate ad arte, questo puó essere sicuramente vero, e come tu dici i brasiliani alle prossime elezioni avranno l'occasione di manifestare il loro, eventuale, dissenso.
    Un saluto, Yuri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Yuri,beata innocenza,l'opinione pubblica brasiliana una volta che ha la novela ,il calcio ed il carnevale e' a posto.
      Stefano

      Elimina
  8. Yuri sarei interessato a sapere da te quali sarebbero i grossi passi avanti che avrebbe fatto il Brasile.
    Tu non vivi qui in Brasile e quindi non hai opinioni formate sulla tua esperienza personale,quindi sono sinceramente curioso di leggerti..
    Ciao

    RispondiElimina
  9. Benedetto, io sono sposato con una brasiliana , vado in brasile spesso, mio padre ci vive, sento quindi di prima persona le esperienze di persone a me molto vicine. Non é giusto arrogarsi il diritto di essere l'unico a poter avere una opinione sul Brasile. Rispetto la tua visione, ma cerca anche perfavore di rispettare la mia, non mi gradisco il tuo modo di porti nei miei confronti, spero di averti frainteso perché lungi da me far inutile polemica.
    Per quanto riguarda i dati mi basta citare che il pil del Brasile dal 2004 al 2011( pre-Dilma, si é insediata a gennaio) é passato da 500 di dollari a 2470 miliardi.
    Benedetto, non sto dicendo assolutamente che in Brasile siano tutte rose e fiori, anzi, dico solo "a cesare quel che é di cesare", forse non conosco i problemi del Brasile come li conosci tu ma questo non significa non dover riconoscere quel che di positivo c'é stato, sara poco? Ok forse, peró di fatto c'é stato un miglioramento.
    Spero che questo scambio di opinioni resti tale perché, ripeto, non ho voglia di polemizzare, anche per rispetto di Franco che ci ospita sul suo blog.
    Spero comunque di poter condividere con te un salutare scambio di idee nel massimo rispetto della persona.
    Grazie e saluti, Yuri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non voglio entrare in merito a questo "assunto", ma posso dire che non conosco Yuri di persona (ci separano troppe migliaia di chilometri) ma leggo a volte i suoi commenti in altri blog, e posso dire che si é sempre mostrato educato e gentile, come qui da me.

      Forse, noi che viviamo qua, noi che abbiamo a che fare 24 ore al giorno per 365 giorni all'anno con la realtà brasiliana, vediamo cose che altri non possono sapere. Ma questo non significa che noi siamo al 100% neutrali e obiettivi come pensiamo. Ci sono delle volte che io rimpiango veramente di essere venuto in Brasile, specialmente quando ho a che fare con la sanità pubblica o con l'educazione, però a volte ci facciamo condizionare un po' troppo dalle negatività di questo paese.

      Con questo non voglio dire che qui sia un Paradiso e che i problemi non esistano, anzi, é esattamente il contrario. E finché li vedrò continuerò a parlarne. Peró forse qualcosa di positivo questo paese ce l'avrá. E non ditemi il clima tropicale, perché lo odio!

      Elimina
    2. Yuri sarebbe bello che mi indicassi dove mi sono arrogato il diritto di essere l'unico a poter avere uma opinione sul Brasile.
      Mi sembra di aver fatto solo uma domanda ,diretta e senza troppi giri di parole.
      E senza nessuna falsita'.
      La tua visione la rispetto,per questo ti chiedevo di entrare nei particolari dela tua affermazione,perche' mi interessa sapere come e' visto da fuori questo paese.
      Purtroppo nella parole scritte non si sentono i toni,ma se mi rileggi bene dovresti capire che non stavo cercando ne' polemica ne' stavo negando le tue opinioni.
      Volevo,semplicemente,che me le spiegassi meglio.

      Franco,le opinioni non sono mai obiettive,sono,appunto opinioni,suffragate o meno dalla realta'.
      E anche tu,se mi leggi bene non troverai nelle mie parole la affermazione che in Brasile sia tutto negativo.
      Io sono della opinione che il Brasile non abbia fatto grandi passi avanti,ma abbia solo camminato,come tutti i paesi del mondo.
      Qui,pero' e' piu' forte che altrove la sensazione dei ter passi avanti seguiti da quatro passi indietro,affiancata dalla percezione che gli errori del passato non siano serviti a niente,e che vengano ripetuti senza alcun ripensamento critico.

      Elimina
    3. Yuri,
      nel periodo 2002 - 2012 il PIL brasiliano e' cresciuto del 3.6 % all'anno; nello stesso periodo di tempo il PIL mondiale e' cresciuto del 3.8 % all'anno.
      I valori che indichi tu (nulla di personale,sia chiaro,solo scambio di opinioni) non si giustificano neanche con il mutato rapporto di cambio del Real sul Dollaro (che comunque fa la parte del leone).
      Questo non vuole dire che non ci siano stati progressi,io credo che ci siano stati ,ma nulla di piu' ( e spesso di meno) di quanto accaduto in altri paesi del mondo.
      Stefano

      Elimina
    4. Che il Brasile abbia solo "camminato", e che non abbia fatto passi da gigante, sono d'accordo. Se é riuscito a farsi notare a livello mondiale é solo grazie alla crisi che si é avuta negli altri paesi. É chiaro che se vai a vedere i dati di consumo sembra che il Brasile sia un paese di nababbi, ma questo é dovuto al fatto che i brasiliani siano degli incalliti consumatori, e si vede nei debiti che hanno tutti i mesi con le carte di credito (io sono tra questi, purtroppo).

      I numeri che la stampa ci propina, la maggior parte, come abbiamo visto, sono frodi statistiche effettuate dal governo attuale. Ma la realtá la conosciamo tutti (o quasi). Il Brasile non é certo l'unico in questo stato. Prendiamo ad esempio un altro paese emergente, l'India. Secondo alcune stime, quest'anno crescerá del 5,9% e nel 2014 avrá un aumento del 7%, ma la vita e il numero dei poveri di quel paese é a livelli assurdi.

      Penso che il tenore di vita si misuri in dignitá e qualitá di vita, cose che questi paesi ancora non hanno.

      Elimina
  10. Ciao Stefano,
    ecco quello di cui tu parli é un problema serio, peraltro non solo in Brasile, il rimbambimento ludico é un arma sempre piú usata da coloro che hanno interesse a che il popolo non rifletta troppo, del resto é un arma usata da sempre, anche nell'antica Roma si era soliti tenere buone le masse dando loro panem et circenses.
    Nella, forse vana, speranza che i brasiliani si rendano conto delle truffe numeriche del governo, non ci resta che vedere cosa accadra alle prossime elezioni.
    Ciao, Yuri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Yuri,
      sia chiaro che non ho la realta' rivelata,solo dei pareri del tutto personali.
      Ma il rimbambimento ludico in Brasile credo che trovi ampio spazio (molto piu' che in altri paesi) a causa del sistema scolastico ,di un livello paurosamente basso.
      Stefano

      Elimina
  11. Grazie Franco,
    credo tu abbia capito perfettamente che anche io sia perfettamente consapevole dei problemi che il Brasile ha, ma mi rendo conto che viverli tutti i giorni é diverso che commentarli dall'Olanda, e per questo sia te che Benedetto avete la mia piú completa comprensione.
    Franco, a proposito di sanitá pubblica, non so se hai mai visto un documentario andato in onda su rai 3 a gennaio proprio su questo argomento, si chiama "Brasile: la vita é una cosa meravigliosa".
    http://www.youtube.com/watch?v=lN6n0paJCIQ
    Saluti e grazie ancora per le parole gentili nei mie confronti.
    Yuri.

    RispondiElimina
  12. Tanto per essere chiari, il titolo del documentario é eufemistico naturalmente. Al contrario parla proprio dei disastri della sanitá brasiliana.
    Yuri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bello, l'ho visto ora. È uno dei pochi servizi sul Brasile che mostra una realtá che pochi conoscono. Speriamo che facciano ancora cose di questo genere, sia in TV che nei vari giornali, perché c'é ancora molta gente che questo sia il paese della cuccagna.

      Abraços!

      Elimina
  13. L'ho rivisto anche io, ricordavo che parlasse di piú di sanita, invece offre uno spaccato abbastanza omogeneo delle storture brasiliane.
    Un abbraccio, Yuri.

    RispondiElimina
  14. Il documntario e' stato girato a Bahia, dove pure il governatore riconfermato e' un fedelissimo PT, ma perche' si lamentano e sono gli stessi che vomitano voti al PT?

    RispondiElimina
  15. Ciao Benedetto, grazie del chiarimento e ti chiedo scusa se ti ho male interpretato.
    Vorrei articolare meglio quello che é il mio pensiero personale riguardo il "boom economico brasiliano". Sappiamo tutti, credo, che il Brasile sia atavicamente lento, economicamente parlando, non per niente veniva definito "il gigante dormiente", ed é proprio a causa di questo enorme ritardo economico accumulato nel tempo, che é bastata una minima tendenza positiva dell'economia per far schizzare i dati al cielo. Le enormi crescite percentuali del pil di paesi come il Brasile, vengono calcolate rispetto al pil precedente, quindi ne risultera una crescita realmente percepita inevitabilmente relativa allo stato precedente delle cose.
    Puó darsi che il brasiliano medio, con in tasca 100 reis in piú al mese, senza preocuparsi del tasso di inflazione fuori controllo, e come dice bene Stefano, lobotomizato dalla tv e dalla propaganda politica, abbia una percezzione forse esagerata del reale miglioramento economico.
    Noi tutti abbiamo un metro di paragone diverso avendo vissuto realtá diverse oltre quella brasiliana
    Peró, a livello soprattutto macro economico, parliamo di netti miglioramenti. Si potrebbe piuttosto discutere della miopia del governo brasiliano nel momento in cui i dati economici erano in netto segno positivo, per esempio, si sarebbe dovuto investire nelle infrastrutture per continuare a mantenere é migliorare il trend positivo dell'economia. Questa é infatti una delle cause del rallentamento della crescita brasiliana, esaurita la spinta iniziale non la si é consolidata con sufficienti investimenti di sviluppo interno (infrastrutture, istruzione ecc), solo nel campo dell'edilizia si é fatto qualcosa.
    Quello che personalmente mi esalta del Brasile é che, da piccolo imprenditore, vedo ancora tante possibilitá, forse é questo che mi porta delle volte a sorvolare su certi lati del Brasile, chiedo venia.
    Volendomi trasferire dovro prima o poi scontrarmi anche io in prima persona con gli aspetti meno positivi.
    Spero che anche attraverso i vostri consigli la mia visione diventi piú chiara cosi da correre meno rischi possibili in quel che resta pur sempre uno spendido paese.
    Grazie ed un saluto a tutti.
    Yuri


    RispondiElimina
    Risposte
    1. Due mie considerazioni personali: un grande vantaggio di venire o stare in Brasile é proprio il fatto di poter diventare un imprenditore, che puó essere una semplice bancarella sul mercato che un meganegozio in franchising. Pur essendo un paese con molta burocrazia, aprire una attività in proprio é molto facile ed economico, paragonato al sistema italiano. Quindi scordatevi di venire qui e lavorare come dipendente.

      Seconda cosa, e non so se vale per tutti, ma c'é una GRANDE differenza tra venire qui qualche mese all'anno e vivere per sempre. Prima di stabilirmi definitivamente per 5 anni venivo durante le ferie a trovare la mia futura moglie, e pur vedendo molte differenze e cose negative. Ma il giorno stesso che sono sbarcato in Brasile, sapendo che non sarei piú potuto tornare indietro, le cose sono cambiante enormemente, e non in meglio. Sicuramente non é cosí per tutti, ma con me é successo questo. Quindi é meglio non avere la certezza assoluta che tutto andrá bene, specialmente a chi é abituato a un livello di vita, inteso come infrastrutture pubbliche e qualitá di vita (scusate la ripetizione) europee.

      Elimina
  16. Credo tu abbia ragione Franco, é sicuramente vero che vivendo la quotidianitá di un paese ci si rende meglio conto di tante piccole, e meno piccole, cose che non si era notato durante i magari tanti viaggi precedenti.
    Per mia fortuna non sono alla prima esperienza d'emigrazione, tenendo naturalmente conto delle ovvie e grandi differenze. Credo quindi di avere un, seppur piccolo, vantaggio a mio favore.
    Per quanto riguarda l'aspetto imprenditoriale, ci sono veramente ancora grandi opportunita, ad esempio nel mio campo, nelle grandi cittá all'interno del Brasile.
    Credo peró non si debba mai improvvisare, bisogna avere le idee chiare e soprattutto essere competenti.
    Conosco, per esempio, alcuni casi di persone che hanno aperto ristoranti o pausade senza esperienza ed é andata male, certo si puo sempre imparare o magari avere fortuna, ma sono dell'opinione che meno si rischia meglio é, per il resto il rischio c'é per tutti.
    Certo che magari avere un piano di riserva o un fondo su cui poter fare affidamento non guasta mai, purtroppo i rischi ci sono e se andasse male non riceverei di certo, dallo stato brasiliano, l'aiuto che mi garantirebbe lo stato olandese.
    Saluti, Yuri.

    RispondiElimina
  17. Gia' che si parla di classe media penso sai interessante per tutti assistere a questo vídeo.

    http://veja.abril.com.br/blog/augusto-nunes/direto-ao-ponto/o-video-revela-por-que-marilena-chaui-a-musa-do-pt-odeia-a-classe-media/

    RispondiElimina
  18. http://www.italiansinfuga.com/2013/05/16/i-brasiliani-sono-meno-fiduciosi-nel-futuro/
    Proprio riguardo la fiducia della classe media brasiliana.
    Saluti, Yuri

    RispondiElimina