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E mentre in Brasile il trem bala rimane ancora un miraggio, nella mia piccola Italia ormai allo sfascio…

Ferrari lança trem de alta velocidade na Itália

A Ferrari, em parceria com o banco italiano Intesa San Paolo, a companhia estatal francesa SNCF e outros investidores privados, irá inaugurar no dia 28 de abril o primeiro serviço privado de trens de alta velocidade da Itália.
"Nós colocamos um fim em um dos mais longos monopólios na história de nosso país. Finalmente os viajantes italianos e os turistas poderão escolher", disse o presidente da Ferrari, Luca di Montezemolo, fazendo referência ao domínio da companhia estatal Trenitalia no transporte ferroviário do país.
Batizada de Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV), a nova empresa começará oferecendo transporte entre Roma e outras oito cidades italianas e terá cerca de 25 trens - um novo tipo de veículo que tem um motor sob cada vagão para aumentar sua capacidade.
O objetivo da NTV é deter 25% do mercado italiano de trens de alta velocidade até 2014, atraindo entre 8 e 9 milhões de passageiros por ano.
"Esse é o trem mais rápido da atualidade. Não há outro trem como esse. Ele pode alcançar 360 km/h mas somos obrigados a andar no máximo a 300 km/h", disse Montezemolo, em referência aos limites do sistema ferroviário italiano.
Com capacidade para 450 passageiros, os trens serão pintados em vermelho (cor símbolo da Ferrari), dourado e cinza. O percurso entre Roma e Milão será feito em aproximadamente três horas, mesma duração do trem mais rápido da Trenitalia, mas a NTV espera roubar passageiros da estatal italiana oferecendo melhores serviços a bordo, como conexão Wi-Fi, programas de televisão ao vivo e um cardápio de filmes.
Assim como companhias aéreas, o trem será dividido em três classes - Club, Prima e Smart - e terá preços promocionais para passagens compradas com antecedência e em datas menos concorridas.
Em vez dos vagões-restaurante, as refeições serão servidas nos próprios assentos e preparadas pelo empório Eataly, que possui lojas na Itália, Estados Unidos e Japão.
Além de Roma e Milão, as cidades incluídas nas primeiras rotas são Salerno, Nápoles, Florença, Bolonha, Turim, Pádua e Veneza.

  1. marcelo saad (11)
    (08h02) há 49 minutos
    enquanto isso o trem bala SP-RJ-SP já rendeu algumas casas na praia , fazendas , porches , e até ferrari para algumas pessoas e nem saiu do papel..
    como dizia meu amigo Francês Charles De Goulle " O Brasil não é um país para ser levado a sério" tô errado?? pôe na tela ae.... me ajuda ae pô!!!!!
    O comentário não representa a opinião do jornal; a responsabilidade é do autor da mensagem
  2. fonte: Folha.com

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5 Commenti

  1. Il "Trem Bala" è proprio una "Balla", avevo scritto un post in merito, ma poi nelle numeros trasmigrazioni a cui sono abituato l'articolo si è volatilizzato, ma anche questo, nel suo piccolo, non è male: http://bit.ly/InPAyg

    Saremo poveretti, ma acquistiamo 130 aerei da caccia, mentre la ricca Dilma, che vorrebbe imprestarci i soldi per risolvere le nostre crisi, non ha i soldi per comperarne 36.

    Comunque il Trem Bala entrerà in funzione, sicuramente, una volta che cambia governo.

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  2. Avevo letto questo articolo della Folha, rimanendo colpito,ma oramai non piu' di tanto,dal pressapochismo del giornalismo brasiliano.
    La Ferrari con NTV non c'entra una fava,e l'accostamento treno veloce con Ferrari puo' essere romantico ma e' inventato di sana pianta.
    Montezemolo e' azionista di NTV,ma niente piu'.
    Il giornalista che ha scritto il pezzo non abbassa di molto la qualita' media dei giornalisti della Folha (ma lo stesso vale per gli altri quotidiani),spesso mi capita di leggere articoli che descrivono concetti antitetici rispetto al titolo, o guazzabugli scritti da analfabeti.
    E trattasi di una categoria (quella dei giornalisti in Brasile) di rara spocchia e presunzione.
    Stefano

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  3. Stefano, dicendo: [[E trattasi di una categoria (quella dei giornalisti in Brasile) di rara spocchia e presunzione]] hai ragione da vendere.

    Ma da italiano, italiano vero, devo dire che i giornalisti italiani non sono migliori.

    Uno che segue la stampa, non dico giornalmente, ma almeno con una certa assiduità, non può fare a meno di osservare che gli unici articoli degni di questo nome sono scritti da "collaboratori", ossia persone esterne alla testata, mentre i "giornalisti accreditati" (credo che sia questa la definizione) di una testata, generalmente sono come li ha perfettamente descritti Stefano, ossia "spocchiosi e presuntuosi" oltre che ignoranti.

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  4. Caro Giancarlo, trovo una profonda differenza tra giornalisti brasiliani e italiani: sui giornali brasiliani,salvo rarissime eccezioni, trovi articoli (mi baso sull'edizione online della Folha) scritti da semianalfabeti.
    Alla fine della lettura non hai capito il nesso tra titolo e testo, e ,frequentemente, anche tra capoversi del testo.
    I giornali italiani possono essere faziosi (altroche' se lo sono!) ma chi scrive padroneggia la lingua italiana e sa come scrivere un testo.
    Sulla qualita' dell'informazione,continuo a ritenere (ancora per molto?) l'informazione italiana piu'multiforme.
    In Brasile si tende a passare sempre lo stesso concetto: "all'estero non sono meglio di noi,anzi, quindi...pedalare"
    Stefano

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  5. Alcuni punti concordo con Stefano, in particolar modo sul padroneggiare la lingua. Anche sul fatto che l'informazione italiana sia più multiforme 'non ci piove', specialmente quando parliamo di periodici.

    Ma di fatto la vera stampa, a parte pochi giornali locali o 'di nicchia' proviene dai blog, che un certo ministro italiano, ma anche il parlamento brasiliano, vorrebbero chiudere.

    Proprio prima di scorrere il 'reader' e trovare questo commento avevo inserito un mio intervento sulla proposta "ZITTISCI I BLOG" a questo link http://ilmosta.blogspot.com.br/2012/05/il-ministro-paola-severino-vuole.html dove vorrei far rilevare che una laureata 110/110 con lode usa termini totalmente errati.

    Ma cosa posso aspettarmi da chi interpreta il ruolo immaginario di difensore di Charlotte Corday, in coppia con Antonio Di Pietro nella sua parte che gli riesce meglio, quella di accusatore.

    Ma saltando di palo in frasca, per i blog di informazione la sto vedendo brutta.

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