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77% di approvazione???


E’ da poco uscita una ricerca sulla popolarità della nostra governante. Questa ricerca ha dato il 77% di approvazione alla presidente Dilma e al suo governo. Ovvero, di 190 milioni di brasiliani, solo il 23% approvano il suo governo. O meglio ancora, dei 2002 intervistati, 460 disapprovano Dilma.

Beh, questa ricerca è un poco strana, perché hanno intervistato 2002 persone in 142 città, e in cada città solo 14 persone furono intervistate. Tutto questo per confermare la sincerità e la validità di tale ricerca. E di questi 14 intervistati 3 non approvarono Dilma. E in questo modo arriveremo all’apice, cioè il 100% di approvazione di Dilma.

Bene, ma qualcuno potrebbe dirmi i nomi di queste città? Poi è chiaro, dipendendo dalla quantità di bolsa familia distribuita in cada città, la popolarità tende ad aumentare. E in secondo luogo, qual è stato il criterio della scelta di questa ricerca? Quale classe sociale, grado di istruzione, impiego, ecc.?
Ma quello che proprio è inconcepibile è intervistare 2002 persone in un universo di 190 milioni e collocare il risultato finale come verità suprema e assoluta.

QUESTA RICERCA E’ VISIBILMENTE MANIPOLATA E TENDENZIOSA.

Oppure qualcuno dovrà convincermi che il 77% dei brasiliano sono felici con questo DISgoverno di corruzione, di banditi, di inerzia, di alte imposte, di disindustrializzazione, di frodi e bugie.

Non dimenticate che il 44% degli elettori NON votarono per Dilma nel 2010, e solo questo dà un margine di dubbio.

Pertanto, vogliono dare un attestato di ignorante a una parte della popolazione che ancora pensa in questo porcile. E la cosa più bizzarra è vedere giornali e quotidiani dare valore a questo risultato.

E’ molta faccia tosta!

Tradotto e adattato da O Mascate

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8 Commenti

  1. SI! Tutto bene! Ma O Mascate non termina così le sue esternazione, aggiunge sempre un'esclamazione...colorita!

    Hai dimenticato di inserirla? O non hai voluto inserirla?

    Scherzi a parte, mi stavo preoccupando, eri sparito, pensavo che eri andato a trascorrere le ferie pasquali in Italia.

    77%?? Nel lotto questo numero ha un significato particolare, ma non si adatta in nessun caso a quel barilotto della Dilma.

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  2. beh in italia i sondaggi danno monti al 58% di approvazione, quindi la manipolazione non è una prerogativa brasileira!
    Francecsco

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  3. No, non mi sono dimenticato di inserirla. E' che non la ritenevo necessaria. Ognuno può commentare quello che vuole dopo aver letto certe notizie, senza bisogno che io aggiunga espressioni colorite.

    Per quanto riguarda la mia assenza è il "problema" di sempre, cioè che non sempre trovo notizie interessanti da postare. E poi inizio a diventare stanco nel cercare di mostrare una realtà che pochi vedono. Alla fine chi ha torto sono sempre io. Quindi, come direbbe O Mascate... E PHODA-SE!!!

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  4. Isso mesmo!!!
    Ma le notizie interessanti molto spesso sono quelle che non lo sembrano, e giusto per stare in argomento statistiche racconto un fatto reale.

    Oggi, sabato, 7 aprile, durante il pranzo ho "litigato" con la figlia di mia cognata, perché si è sentita offesa quando lo chiamata "burra".

    A quel punto, con la cattiveria che mi contraddistingue, gli ho chiesto del perché ieri, venerdì, era festivo, precisando che in caso di risposta corretta non avrei più usato il termine "burra".

    Dopo una lunga pausa di silenzio la risposta giungeva lapidaria: "Perché è festa. Quando è festa è festa".

    Nella mia escalation di malvagità mi è venuta la cattiva idea di chiedere perché domani, domenica è Pasqua. Che festa è la Pasqua?

    "Quando si mangiano uova di cioccolato è Pasqua" è stata la disarmante risposta.

    Dopo pranzo, nella sua furbizia, ha fatto "a mia insaputa" il giro degli amici e amiche per scoprire la risposta. Su oltre 10 amici/he interrogate nessuna ha saputo rispondere. Stesso risultato con i genitori degli stessi.

    Quindi, statisticamente parlando, dalla mia involontaria indagine statistica, posso affermare senza ombra di dubbio che lo studente brasiliano medio, nella fascia tra gli 11 e i 18 anni, è culturalmente ignorante al 100%.

    Stessa percentuale la si riscontra tra i genitori degli stessi studenti.

    Quindi, la mia conclusione, è che il 77% sbandierato dalla ex terrorista corrisponde alla realtà. Ossia abbiamo il 77% di brasiliani masochisti all'ennesima potenza.

    Quanto mi piacciono le statistiche. Più dell'uovo di Pasqua, ma sicuramente meno del Pandoro, quello casalingo che faceva la pasticceria Cova sul Viale Monza a Milano.

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  5. Ops.. non avevo letto il commento di Anonimo/Francesco sul 58% di Mario 'vlad' Monti.

    E sintomatico il fatto che nello stesso periodo che il vampiro sventolava il suo 58% qualche italiano si è immolato alla moda dei monaci buddisti. Molto sintomatico.

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  6. Non cercavo la notizia, ma mi è capitata sotto l'occhio, e non potevo fare a meno di leggerla.

    Da Folha, che dici di conoscere discretamente, apprendo che a Curitiba, città con circa 2.800.000 abitanti, il PT e il suo governo, e quindi di conseguenza la ex terrorista, godono del 4% delle intenzioni di voto.

    Da Zero Hora invece apprendo che a Porto Alegre, città del famoso seringuerio che abita nella zona internazionale dell'Aeroporto, che conta circa 1.500.000 abitanti (dato abbastanza datato, quindi ci possono essere aumenti consistenti), il PT e il suo governo, e quindi di conseguenza la ex terrorista, godono del 3% delle intenzioni di voto (vedi immagine http://bit.ly/IqlcGL ).

    Tenendo conto che la ricerca è dell'Ibope, quindi con una certa tendenza a favorire il suo datore di lavoro (governo), si comprende senza ombra di dubbio, anche in virtù del fatto che a San Paolo il PT gode ugualmente del 3%, che la famosa approvazione del 77% è solo un numero buttato li a caso per impressionare i gonzi.

    Che sono molti.

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  7. il problema è che il voto qui è OBBLIGATORIO, e quindi amplissime fasce di popolazione non informata o che preferiscono il mantenimento stile bolsa familia, votano per il governo in carica. Non conosco una, e dico una, persona che si guadagna da vivere col suo lavoro privato, vuoi professionista o imprenditore di medio livello, che si sia pronunciato a favore di Dilma.
    Francesco

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  8. Sul fatto che il voto sia obbligatorio sarà vero per legge, ma non corrisponde ai fatti. Basta una semplice dichiarazione, anche dopo mesi, per giustificare l'assenza al voto.

    Per il resto del commento, devo confermarti che neppure io ne conosco, anche se poi, ufficialmente, specie nelle piccole cittadine, fingono di sostenere il candidato PT.

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