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Sì alla vendita di alcolici


Come era prevedibile, considerando l’alto consumo di birra in questo Paese, la Camera ha approvato la vendita di bevande alcoliche negli stadi durante la Coppa del Mondo del 2014 e la Coppa delle Confederazioni del 2013. E come ho detto non poteva essere altrimenti, dato l’enorme potere della Brahma e altri produttori di cerveja. Esiste molta preoccupazione su questa decisione per il fatto che il consumo di alcolici possa generare violenza durante le partite. Personalmente penso che se una persona è ignorante e aggressiva, non è certo la mancanza di qualche lattina di birra che possa migliorare le cose. Ma quello che non capisco è perché il Brasile debba andare sempre contro corrente, dato che nella maggior parte degli altri Paesi questo non è permesso.

Comissão aprova venda de bebidas durante a Copa

Deputados também restringiram meia-entrada apenas para os idosos. Lei Geral da Copa segue para votação no plenário da Câmara

A Comissão Especial da Lei Geral da Copa na Câmara aprovou nesta terça-feira a venda de bebidas alcoólicas nos estádios durante o torneio esportivo de 2014. A liberação, que também vale para a Copa das Confederações de 2013, foi votada de forma separada do restante do texto-base, que havia sido aprovado horas antes.

Por 15 votos a 9, a comissão entendeu que a proposta do relator Vicente Cândido (PT-SP) deveria se manter inalterada. Antes da votação, o petista argumentou que a autorização não incentivará a violência; "Nós vivemos um outro momento diferente daquele de dez anos atras, da violencia dos estadios", garante.

O tema foi o mais controverso do debate sobre a Lei Geral da Copa. "Não deveremos infringir a lei nacional em nome da Fifa. A Fifa está pedindo uma lei de exceção", criticou a deputada Carmen Zanotto (PPS-SC). "É um ato de retrocesso que este parlamento vai autorizar", afirmou Vanderlei Macris (PSDB-SP).

Hoje, a venda de bebidas alcoólicas é proibida nos estádios brasileiros. Vicente Cândido chegou a propor que o texto da Lei da Copa fosse usado para extinguir a proibição de forma definitiva, mas acabou recuando e restringiu a liberação à Copa do Mundo e à Copa das Confederações.

Meia-entrada - Também nesta terça-feira, os deputados apreciaram outros destaques ao texto da Lei Geral da Copa. Apenas um foi aprovado: o que amplia os direitos de retransmissão das imagens da Copa do Mundo para emissoras de televisão.

Os parlamentares mantiveram o trecho da proposta que trata da meia-entrada: apenas idosos terão direito ao benefício de forma irrestrita, na compra de qualquer ingresso. Estudantes e cadastrados no Bolsa-Família serão agraciados com uma cota restrita de 300.000 ingressos a preços populares: cerca de 25 dólares. 

Os idosos serão os únicos beneficiados com a meia-entrada porque a garantia consta do Estatudo do Idoso, aprovado por lei federal. O desconto para estudantes é regulado por leis estaduais - que, durante a Copa, simplesmente não terão valor. A imposição da norma da Fifa gerou críticas de opositores.

O texto da Lei Geral da Copa, que também estabelece garantias comerciais à Fifa e aos patrocinadores do evento, deve ser votado no plenário da Câmara na segunda quinzena deste mês. A proposta ainda depende de aval do Senado antes de entrar em vigor.

Reação - No início da sessão desta terça-feira, os deputados rejeitaram um requerimento do deputado Otávio Leite (PSDB-RJ) que pedia o adiamento da votação por cinco sessões. Alguns parlamentares também chegaram a sugerir a aprovação de uma moção de repúdio às declarações recentes do secretário-geral da Fifa, Jérôme Valcke. "Que ele não venha meter o nariz onde não é chamado", criticou Arnaldo Faria de Sá (PTB-SP). A moção, entretanto, não chegou a tomar corpo.

fonte: Veja

AGGIORNAMENTO DEL 14/03/2012
Proprio oggi è la notizia che la Camera ha deciso di proibire la vendita di bevande alcoliche negli stadi durante la Coppa del Mondo e la Coppa delle Confederazioni. Qualunque sia il motivo di tale cambiamento, penso che sia un’ottima decisione, considerando gli animi “caldi” di molti tifosi.

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2 Commenti

  1. Veramente non credo che, almeno questa volta, il Brasile vada controcorrente. Di norma l'alcool è ufficialmente bandito dagli stadi brasiliani.

    Ma la Fifa è un'organismo privato, molto costoso, e i suoi fondi provengono per oltre il 90% dagli sponsor, che dicono e fanno quello che più gli aggrada.

    In questo caso il Brasile ha dovuto cedere sul prezzo ridotti dei biglietti per studenti, anche perché nel Brasil Maravilha la Dilma e compagni di merende avevano inventato che si è fanciulli anche a 30 anni, quindi con diritto, almeno secondo i botocudi, a mezza tariffa.

    Il Brasile avrebbe potuto imporre il niet alla vendita di alcolici si si fosse presentato come un paese coeso e efficiente.

    Al contrario, almeno davanti alla Fifa, di è presentato come un paese arraffone, tanto da riuscire a convincere altri paesi a non presentarsi come aspiranti ospiti del gioco. Tanto che si è svolta la commedia dell'estrazione dall'urna del nome "BRAZIL", unico partecipante.

    Un poco come lo scemo del villaggio, a cui si da sempre ragione, perché tanto e scemo.

    In questo scenario, e con la non tanto velata minaccia di spostare il Mondiale un Russia o addirittura in Inghilterra, i tupiniquim hanno dovuto cedere sulle bibite alcoliche.

    Ossia, la colpa dell'entrata alcoolica negli stadi non è additabile direttamente al Brasile, ma più genericamente alla sua incompetenza e scarso potere contrattuale, vista la situazione in cui si trovano gli stadi, gli aeroporti, le strade (dove sono?) le ferrovie (ancora da progettare) e la cronica mancanza di alloggi per i supporter delle varie nazionali.

    Se città turistiche riusciranno a porre una pezza ai problemi alloggiativi, altre città, come Belo Horizonte, Cuiabá, Curitiba e Manaus dovranno far dormire i supporter sotto i ponti.

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  2. Mi fa piacere sapere che abiti in Brasile, ma mi meraviglia il fatto che non hai ancora compreso come funziona.

    Ma a parte l'arruffamento legislativo che nulla a che invidiare a quello italiano, il contratto sottoscritto da Lula, perché il Brasile venisse scelto tra i concorrenti (nessuno), prevede la vendita di birra, ossia non alcoolici nel senso stretto, ma la buona e vecchia birra.

    Che poi la legge brasiliana vieti la vendita di qualsiasi tipo di alcoolico all'interno degli stadi, agli organizzatori della Fifa importa un fico secco. Contratto è contratto. O come dicono gli inglesi "business is business".

    Ovviamente gli azzeccagarbugli troveranno l'escamotage per fare entrare la birra negli stadi, confondendo il popolino con una montagna di parole.

    La norma di Dilma che estendeva ai quasi quarantenni il diritto della mezza tariffa per studenti faceva parte proprio di questo piano, confondere il popolo.

    Ora la tariffa è stata eliminata, e quindi sarebbe giusto che al popolo sia dato qualche altra cosa in cambio. E cosa di meglio che una sana e corroborante birretta.

    Dai tempo al tempo e vedrai se ho sbagliato. Conosco bene i miei polli, e vedrai che tutto (relativamente alle birre) si aggiusta.

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