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Brasile: Paradiso per omosessuali?


A prima vista sembrerebbe che il Brasile sia un vero e proprio Paradiso per tutti gli omosessuali di questa Terra. Qui le idee sono un poco più liberali che in altri posti riguardo ai comportamenti sessuali e, sempre parlando di sesso, possiamo proprio dire che i brasiliani in genere sono più di larghe vedute di altre popolazioni più conservatrici.

Non esiste, o quasi, un programma TV dove non via sia un gay, sia come conduttore che come partecipante. Quindi sembrerebbe che qui non esiste discriminazione sessuale e che qualunque coppia omosessuale possa venire tranquillamente in vacanza in Brasile per passare un periodo piacevole con la sua compagna o compagno.

Tant’ vero che la Prefettura di Rio de Janeiro, attraverso la Coordenadoria Especial da Diversidade Sexual (già il fatto che esista un organo speciale sulla diversità sessuale la dice lunga sull’accettazione dell’omosessualità) ha creato un programma che, come si legge da una sua comunicazione “… como grupo de ações de políticas públicas voltadas à inclusão social, como forma de integração para o exercício da Cidadania pelos Cariocas, como maneira de viabilizar a concretização de um efetivo Estado Democrático de Direito.

“A função da pasta é combater a discriminação e o preconceito, de quaisquer formas, pois esses são verdadeiros males do século. Nosso compromisso é obter a visibilidade de cariocas e turistas com Campanhas de conscientização, ações junto a população e o que for possível para a cidade do Rio de Janeiro se distanciar desse comportamento.

Somos uma cidade inclusiva, receptiva e hospitaleira. Logo, o poder público atuará de forma incisiva através da CEDS para garantir o pleno exercício da cidadania da população LGBT e de todos os demais.

Cabe ao novo órgão propor políticas públicas de promoção de cultura de respeito à livre orientação sexual e identidade de gênero que favoreçam a visibilidade e o reconhecimento social do cidadão LGBTT carioca – lésbicas, gays, bissexuais, travestis e transexuais no Município do Rio de Janeiro.”

Tra l’altro hanno anche prodotto un video chiamato “Come to live the Rio Sensation video” in cui si vedono coppie di omosessuali passare momenti felici tra le strade e i luoghi di Rio.



Ma sarà proprio così?
Leggendo i vari giornali o assistendo alle notizie dei telegiornali nazionali, sembrerebbe che la realtà è ben diversa da quella che vogliono farci credere.
Notizie di aggressioni verso omosessuali sono all’ordine del giorno:
Um casal gay foi agredido por taxistas clandestinos no aeroporto do Galeão (RJ). Abordado pelo taxista, o casal recusou a corrida. Foi então que o motorista começou a xingar e depois a agredi-los com socos e chutes.
A briga só parou com a chegada de seguranças e policiais. As imagens foram gravadas por câmeras de segurança do aeroporto e um dos agressores foi preso no local, enquanto o outro conseguiu escapar. Os dois foram indiciados por tentativa de homicídio.
Trata-se de mais uma agressão contra homossexuais. É difícil dizer se o motivo da violência foi originado por sentimentos homofóbicos, mas é fato que casos como esse estão cada vez mais comuns.
Em julho do ano passado, pai e filho foram atacados pelo simples fato de serem confundidos com um casal homossexual. A violência foi tamanha que o pai teve a orelha decepada.
Em 2010, um rapaz foi agredido na Avenida Paulista com uma lâmpada, pelo mesmo motivo.
O preconceito por parte da sociedade é enorme, e o Estado não vem tomando nenhuma medida para proteger essa minoria. Pelo contrário, só demonstra o seu próprio preconceito. Além do veto pelo “Kit Gay” que seria distribuído nas escolas na tentativa de combater a homofobia, recentemente um vídeo produzido para a campanha contra a AIDS foi tirado da internet por mostrar dois rapazes se beijando.
Muito movimentos gays trabalham no combate ao preconceito, mas esse trabalho infelizmente se torna quase irrisório quando o Estado não toma NENHUMA providência nesse sentido. O Projeto de Lei que pretende criminalizar a homofobia sempre é barrado pelas bancadas religiosas, com os seus argumentos homofóbicos e pré históricos.
Enquanto isso, pessoas continuam sendo espancadas ou morrendo apenas por gostarem do mesmo sexo.
Quindi dov’è la verità? Nel video lanciato dalla Prefettura di Rio o nelle notizie che leggiamo sui giornali? Probabilmente, come diceva gli antichi latini, in medio stat virtus, cioè la verità sta nel mezzo. Forse il Brasile non sarà il Paradiso degli omosessuali ma nemmeno l’Inferno. D’altronde di imbecilli ne è pieno il mondo, quindi come è facile trovare discriminazioni, di qualunque tipo, nella vecchia Europa, è facile trovarne anche qui, no pais do futuro (secondo Stefan Zweig).

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32 Commenti

  1. Premesso che sono eterosessuale, vivo in Italia, e non so quanto possa essere di larghe vedute: pero mi chedo che male possano fare gli omosessuali se vivono questo loro essere con civilta ed educazione come tutti gli altri comuni mortali, loro che male fanno?? Rosanna

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  2. Il problema, cara Rosanna, è che purtroppo non tutti la pensano come te. E non è solo un problema di preconcetto. Se a una persona non piacciono gli omosessuali si potrebbe ancora dire che non è un problema. Ognuno è libero di avere le proprie idee, finché rispetta quelle degli altri. Ma il problema è che ci sono persone, sia in Brasile che in altri Paesi, di un'ignoranza tale che, il solo fatto di avere un'idea, un gusto o un colore diverso, è un motivo per usare violenza e aggredire con rabbia. Questo succede nelle guerre religiose di tutti i tempi, succedeva con i negri in Sud Africa e in America, e sta succedendo la stessa cosa qui in Brasile con gli omosessuali. Ed è proprio questa controversia, questo paradosso brasiliano che ha attirato la mia attenzione: da una parte sembra che qui sia un Paradiso, ma da un'altra sembra che sia un Inferno.

    Abraços

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  3. Rosanna, non vorrei sbagliarmi, ma mi ricordavo che sei brasiliana. Mentre Franco è chiaramente italiano, che si trova in Brasile, terra che in certo qua modo gli piace.

    Il Franco, inoltre, benché non lo conosca personalmente, ma solo per quello che scrive è uno smussatore, uno che smussa gli spigoli, che cerca sempre si abbassare i toni, per questo le sue risposte sono "quasi sempre" politiche, soavi, delicate.

    Ma in verità, cara Rosanna, se sei brasiliana devo dire che non segui con attenzione la situazione locale (brasiliana).

    Avrai sentito parlare del “Kit Gay” che ha citato Franco nel suo post. Una vergogna. Con la scusa (falsa) di combattere l'omofobia si invogliava i bambini a rivolgersi verso situazioni omosessuali, favorendo lo scambio di effusioni tra bambini dello stesso sesso.

    Non era un kit contro l'omofobia ma erano le istruzioni per come diventare omosessuali.

    E non mi venire con la frase "che male possano fare gli omosessuali se vivono questo loro essere con civilta ed educazione " se prima non hai avuto l'esperienza di tuo figlio 12/13 anni che giunge a casa dicendo "oggi mi sono fidanzato con Mario".

    In realtà il Brasile di Lula e Dilma si sta trasformando in una culla di inciviltà, di prevaricazione, avrai letto il post sull'olio Gallo. Non è un caso isolato.

    Oggi due omosessuali possono baciarsi e fare effusioni ben oltre il limite della pornografia, sulla pubblica via o in un mezzo pubblico, e non puoi dire niente perché è discriminazione.

    Ma se una coppia eterosessuale scambia normali effusioni rischia una denuncia per atti osceni.

    Poi, cara Rosanna, continui con: "come tutti gli altri comuni mortali, loro che male fanno?? ". Ecco, appunto, che male fanno?

    Un male immenso alla società che è obbligata a soggiacere alle voglie di una sparuta minoranza, dall'ultimo censimento IBGE i gay dichiarati, tra cui anche quelli che conducono una doppia vita, essendo sposati e con figli, sono meno del 3% della popolazione.

    Questo infimo 3% vuole, pretende, esige di disporre della vita sessuale del rimanente 97% della popolazione, imponendo le loro regole, i loro costumi, le loro chiassate. E questo è male.

    Comunque, per concludere, questa è una delle voci del decalogo per conquistare il potere. Anche questo è male.

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  4. Caro Giancarlo,
    penso che ti ricorderai anche tu i film di Fantozzi. E precisamente nel Secondo Tragico Fantozzi, durante la partita Italia-Inghilterra, aveva preparato un programma tutto speciale: vestagliona di flanella, frittatona di cipolle, familiare di Peroni ghiacciata, e rutto libero! E' chiaro che questo "programma" poteva andare bene in casa, ma quando lo vediamo andare al ristorante con la Signorina Silvani il suo atteggiamento è decisamente diverso.

    Tutto questo preambolo per dirti che anche io sono così. Se mangio a casa da solo mi comporto in un modo, se vado al ristorante dove ci sono altre persone mi comporto in modo completamente diverso. Quindi se io e te avremmo l'occasione e il piacere di bere una birra insieme, la mia diplomazia (ammesso che ce l'abbia) e "delicatezza" nei discorsi andrebbero a farsi benedire. Non perché io sia una persona maleducata ma perché ogni occasione richiede un atteggiamento diverso. E questo vale per tutte le cose.

    Quindi, scrivendo in un blog pubblico, cioè un blog dove qualunque persona può leggere quello che scrivo, cerco di stare molto attento a quello che faccio. Questo per una semplice questione di educazione e di rispetto per gli altri.

    Ti assicuro che quando leggo certe notizie sul Brasile, i miei pensieri sono tutt'altro che delicati. Ma li tengo per me. Non posso usare qui le parole che penso in quel momento, perché rischierei di offendere qualcuno, e tra l'altro lo troverei anche di cattivo gusto. E per questo che non pubblico commenti offensivi: perché sono di cattivo gusto. Se per esempio qualcuno pensa che io sia una merda è libero di farlo, ma siccome "merda" è una parola che non mi piace e che non ha nessuna attinenza con questo blog, io non lo pubblico.

    Credimi, molte volte sono costretto a non dire quello che realmente penso nemmeno qui in casa, avendo una moglie e una figlia brasiliane (tra le altre cose ti posso dire che mia moglie non è contenta di quello che scrivo sul "suo" Brasile, e molte volte abbiamo qualche piccola discussione per questa diversità di vedute). Quindi cerco un modo di dire i mie pensieri in una forma che non offenda nessuno. E tu sai bene come sia difficile questo!

    In ogni caso cerco ugualmente a scrivere quello che penso, anche se a qualcuno, moglie compresa, non fa piacere.

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  5. L'unica differenza e che mia moglie non legge quello che scrivo. E quindi sono avvantaggiato.

    Comunque ha colpito nel segno, con la parola "smussatore" intendevo proprio che nel blog ti mantieni "civile", cosa che io, abbastanza spesso, non riesco a fare.

    Per la birretta, poiché tu hai citato uno dei miei idoli, ti copio e uso il titolo di un famoso film di James Bond "Mai dire mai" a cui fa seguito un vecchio proverbio "diamo tempo al tempo".

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  6. X Giancarlo: Grazie per il tuo intervento sul mio commento. Comunque sono italiana e vivo in Italia e la realta che mi Hai descritto mi addolora tantissimo, giustamente perche ho due figlie e l'istinto materno si sa... girando per Internet so che c'e un fiorente commercio di escort omosessuali a Rio e Dio sa dove chissà: vogliamo nasconderci dietro un dito? Comunque il Brasile è anche storia cultura comida vari paesaggi, climi diversi,e tante belle persone comprese te e anche Franco che mi fate conoscere il Brasile negli aspetti piu reconditi. Un saluto da Rosanna.

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  7. Franco e Giancarlo per che non vi siente sposati con delle italiane,e almeno non dovevate fare questi discorsi del cavolo,guardati i problema in casa vostra che fanno di peggio,ma per favore prima di parlare così dovete nascere in brasile crescere lì,parlate tanto così e poi andate a cercare moglie in BRASILE mi fate ridereeeeeeeeeeeeeeeeee.

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  8. Perché sono sposato con una brasiliana? Perché, grazie a Dio, non tutte le brasiliane sono come te.

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  9. Gentilissima "monica brasileira" solo per curiosità devo informarti che il mio commento altri non è che una traduzione e adattamento di un noto blogger brasiliano.

    Pertanto le tue risateeeeee non mi attingono, visto che sono dirette ad un tuo concittadino.

    Premesso questo, devo riconoscere che, come dice Franco, non tutte le brasiliane sono come "monica brasileira".

    Ma poiché la curiosità è un mio difetto, vorrei sapere quale parte del mio commento che ha scatenato la tua rabbia?

    Io ho riletto il testo varie volte, ma non ho trovato nessun punto che sia offensivo, e dirò di più, non ho trovato nessun punto che non sia di pubblico dominio sulla stampa brasiliana.

    Devo dire che "monica brasileira" conosce ben poco e non si mantiene aggiornata sulle notizie del suo paese, ma giudica senza sapere di cosa sta parlando.

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  10. ecco servito un bell'esempio di apertura mentale brasiliana! complimenti monica, che spessore! Luigi

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  11. allora il documento su i umosessuale va bene, sono stati doppo i comenti soto que secondo me è sprecato,per que vi ricordo que il BRASILE è GRANde piu o meno 28 volte ITALIA,e quindi volevo dire che se non vive li giorno doppo giorno non vedi veramente come se vive,è facile andare come turista e frequentare i posti turistici,ad esemppio dove vivo io, non ci sonno mai stati problemi con gli umosessuale,anzi vivono tranquilamente in comunità e la maggior parte dei umossesuale sono travestiti e fanno i parruchiere,tutti giorni leggo notizie del mio paese,e ultima cosa che havete detto che siete sposate con delle italiane perche non sono come me!!!!ma mi conoscete????vi dico solo che sono felicemente sposata con un italiano da 15 anni ho 37 e mio marito 40 ci siamo sposati per amore e abbiamo una filha de 12 anni,dicco questo perche sono una perssona molto sèria,e prima di dire que vostra moglie sono meglio di me,forze dovete conoscermi,perche non posso dire che mio marrito è meglio o peggio di voi,perche non vi conosco,so solo dire che lui è meraviglioso, e rispeta la mia gente come io rispeto la sua. gente!!!!

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  12. Cara Monica,
    la cosa che mi lascia, a dir poco, perplesso, è il motivo per cui ti sei sentita tanto offesa. In questo post parlo sugli omosessuali e non ne sto affatto parlando male. Come non sto affatto parlando male del Brasile o dei brasiliani. Quindi perché arrabbiarsi?

    Parli di discorsi del cavolo, ma quali sono? E' l'accenno al Kit Gay che ha detto Giancarlo? E' il suo riferimento ai dati IBGE? E' quando io affermo di scrivere quello che penso? Non capisco Monica, cos'è che ti ha fatto arrabbiare?

    Affermi che in Italia succedono cose peggiori, ma quello che vedo qui non l'ho mai visto in 50 di vita nel mio Paese. E' ovvio che anche in Italia succedono cose sgradevoli. Sono sicuro che anche nella lontana (da qui) Norvegia, che è al 1° posto come indice HDI, ci siano corruzione furti e altro. Ma questo non vuol dire che siamo obbligati ad accettare tutto quello che avviene qui in Brasile. Quindi, come giustamente ha detto Giancarlo, prima di criticare l'Italia studia la storia e leggi la cronaca dei due paesi, poi potrai fare dei paragoni appropriati.

    Ti assicuro che, pur essendo nato in un altro Paese, conosco più cose io sul Brasile di mia moglie che è brasiliana, perché voi avete la brutta abitudine di non vedere e di accettare le cose negative che vi circondando. E ti potrei fare 1000 esempi per spiegarti meglio questo, ma decisamente non ho né il tempo né la voglia.

    Poi continui con la storia che il Brasile è più grande dell'Italia. Questo lo sappiamo tutti ma non è un motivo per accettare qualunque cosa avvenga in questo paese. E ti assicuro che nè io nè Giancarlo siamo qui per fare i turisti, Tutti e due abbiamo deciso di vivere in Brasile e lo abbiamo fatto con coscienza e determinazione. Non siamo venuti qui per investire o per fare la bella vita. Ma questo non ci impedisce di criticare a volte quello che vediamo. A voi insegnano a non reagire se uno cerca di rubarvi il cellulare, noi invece siamo abituati a rompergli il culo a uno che prova a farci questo. Dopo il buon senso prevale e ognuno fa quello che ritiene meglio, ma questa cosa di "accettare" tutto quello che vi viene detto o fatto è tipico di voi brasiliani, ma non di noi italiani. E anche qui gli esempi sarebbero infiniti, ma...

    Ti sei offesa perché ho detto che le altre brasiliane non sono come te. Dici che noi non ti conosciamo. E' vero. Io non so chi sei, cosa fai e cosa vuoi, ma anche tu non conosci noi. Quindi, prima di giudicarci per quello che diciamo, ti rispondo con le tue stesse parole: ma mi conoscete????

    E per finire, sono sicuro che sia tu che tuo marito siate delle persone meravigliose, ma io ho lasciato il mio paese e la mia famiglia per venire a vivere qui in Brasile con mia moglie. Ho fatto questo SOLO per stare con lei, quindi non venirmi a parlare d'amore, ok?

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  13. Va bene cara "monica brasileira", lo avevamo capito che ti riferivi ai commenti. Ma non hai specificato a quale commento ti riferisci e qual'è la frase che ti ha offeso.

    Sul fatto della mancanza di rispetto, mi devi scusare la mia insistenza, ma sei stata la prima a esprimere il concetto :"parlate tanto così e poi andate a cercare moglie in BRASILE mi fate ridereeeeeeeeeeeeeeeeee."

    Ora che mia cognata ha avuto l'ennesimo figlio e quindi non viene ad aiutare per i lavori in casa, questi sono svolti da un omosessuale, e anche per me non ci sono mai stati problemi.

    Richiamando un'altra tua esternazione "ultima cosa che havete detto che siete sposate con delle italiane perche non sono come me!!!!ma mi conoscete????" Ma tu mi conosci?? Conosci mia moglie?? Cosa sai del mio matrimonio e delle mie motivazioni? Tu giudichi! Ma se sei cattolica dovrai sapere che chi giudica i vivi e i morti lo farà a tempo debito. Non è nostra facoltà di farlo.

    E per concludere, credo che molto del tuo risentimento sia dovuto alla scarsa conoscenza dell'italiano, e quindi hai frainteso, in buona fede, quello che è stato scritto.

    Magari una calma rilettura, coadiuvata dal marito, ti aiuterà a comprendere che il tuo primo commento era sicuramente affrettato. E dalla frase "mi fate ridereeeeeeeeeeeeeeeeee." sono ovviamente scaturite le risposte "piccate".

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  14. allora se la parola mi fate ridereee.... vi ha ofeso,chiedo scusa,e non mi sono arabbiata! ho solo scrito quello che pensavo,credevo che fossi libera di farlo,e poi non ho giudicato voi personalmente ma ho preso appunto di quello che era scrito,lontana da me giudicare vostre moglie ,siete voi stesso che avete scrito che meno male che loro non legono questi comenti,(anzi le stimo)e comunque non credo di haver detto chi sa che cosa forze sono statatroppo direta ,poi ho detto che è piu grande il brasile,vuol dire che la populazione è enorme e ce anche tanta poverta che non aiuta lo svilupo,quindi poverta=fame=ignoranza=criminalita(è anche il terzo mondo)negli ultimi anni è migliorato molto!lo stile di vita non è paragonabile a quello in italia ovvio,italia ce benessere meno o male, stano tutti abastanza bene e non ti vano a rubare un celulare è troppo pocco tutti possono permetersi uno,è la mia opinione,poi volevo dire che non so magari scrivere benne in italiano,ma come parlare e cappire me la cavo alla grande doppo 14 anni penso dicapire abastanza.anche io ho fato lo stesso di lasciare famiglia e amicie la mia terra,ho parlato d'amore ma non per questo.per che se mi meto a racontare scometo che vi farei cambiare idea su la mia persona.non bisogna mai generalizare sul le persone i brasiliani non sono tutti uguale ,ed i italiani non sono tutti uguali.

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  15. e vollevo dire al sig.luigi, non coment!stavo parlando con i signori Gian Carlo e Franco,se si è sentito chiamato in causa?no ho capito che vuol dire appertura mentale brasiliana?capisco solo appertura mentale e basta!!!

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  16. Cara "monica brasileira", per concludere, alla brillante, ripeto proprio il tuo ultimo passaggio: "non bisogna mai generalizare sul le persone i brasiliani non sono tutti uguale ,ed i italiani non sono tutti uguali".

    Questo per dirti che non mi sono arrabbiato per le tue parole, ma le ho trovate solo affrettate. Ossia hai scritto sull'onda dell'emozione, e sono anche convinto che lo hai fatto senza malizia.

    Ma per farti capire chi sono ti elenco alcuni link, che al momento, a causa del trasferimento di piattaforma non sono completi, e anche l'interfaccia è spartana:

    http://municipicearensi.blogspot.com/
    http://il-nordeste.blogspot.com/
    http://fortaleza-citta.blogspot.com/ (qui mancano molti bairro)

    Con il tempo vedrò di completare.

    Giancarlo
    http://www.mostachetti.net

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  17. Intanto la gentile Monica potrebbe leggere ad es. il blog de O Mascate, nella sua lingua e scritto da un Brasiliano:
    http://o-mascate.blogspot.com/
    con particolare attenzione al post: Brasil, um pais de fruoxos
    In seguito esprimere i propri commenti

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  18. Acho justo respeitar quem opta por diferentes escolhas sexuais. Mas pelo que sei e conheço sobre o assunto o solo italiano é cheio de travestis que se prostituem porque tem mercado entre os homens italianos.

    Seu post foi bem tendecioso para quem finge amar o Brasil e eu pelo menos vejo tu somente falares mal do lugar aonde tu vives porque queres.
    Porque ainda moras aqui?A tua terra,o solo italiano te maltratou?Porque casaste com uma brasileira?E quem é o teu estado pra criticar o Brasil se de exemplares para o mundo pouco me parecem ser visto as baixarias que fala-se do teu povo dos EUA e por toda a Europa?

    Sinceramente.Blog vagabundo e muito mal intencionado.A tal pobre e falida Itália falando do Brasil.

    Jonas Mendes Schneider-Porto Alegre

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  19. La verità è molto, molto semplice: Franco e Giancarlo, come Enzo -- un italiano che conosco bene --, fanno un'analisi del Brasile basati su una forte arroganza, guardandoci brasiliani d'un modo superiore (ad eccezione della parte brasiliana della famiglia di Franco che certamente ha acquisto un standard di qualità elevatissimo pur essendo vicina di un essere così superiore). non si può negare che tutti e due conoscano la cultura e gli eventi brasiliani, conoscono, sì (da un'ottica questionabile, tuttavia); però, analisandola con un forte senso di superiorità, dimenticano che i paesi hanno punti positivi e negativi (siano Brasile, Italia, Norvegia, Stati Uniti, Svizzera). Brasile ha molti problemi, cose da migliorare. Italia, lo stesso. le società cambiano e cambiano con loro i drammi. Noi qui abbiamo i nostri drammi e la tendenza è migliorare. Italia, invece, è ad ogni volta peggiore (economia, politica, ecc). siamo in sentieri diversi. so, per esempio, che come Brasile, Italia è un paese fortemente maschilista. se in Brasile ci sono i traficantes, in Italia c'è la maffia - i due esempi di poteri paralleli. è anche vero che voi italiani avete raggiunto un livello di qualità di vita invidiabile, fornendo ai tuoi membri servizi pubblici di elevata qualità.... ma come ho detto, le società cambiano e la storia è stata più generosa verso no soltanto l'Italia ma verso tutta l'Europa Occidentale. meritate rispetto, come meritiamo noi. dunque, Franco, come ha detto in portoghese Jonas, i tuoi post son tendenziosi, arroganti. ho letto un libro che si chiama 'il carateraccio' e negli Stati Uniti voi italiani siete uno scherzo. come Enzo, siete arroganti, comunque rimanete qui.


    un abbraccio.

    p.s. scusate il debole italiano.

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  20. adesso, come omosessuale, vi dico: Brasile non è mai un posto facile e liberale per noi. è moralista e pregiudizioso. a São Paulo gli omosessuali son costantemente sotto pericolo di essere aggrediti senza motivi. a Rio de Janeiro, invece, si sente più libertà a causa della grande quantità di turisti gay, e questo ha contributo per creare un ambiente più tolerante. dove vivo, una piccola città, anche peggiore. riguardo il 'kit gay', prima considerazione: si nasce gay. questa storia di influenziare è bugia e ignoranza. seconda considerazione: è stato un passo sbagliato fatto dal governo -- la Presidente stessa ha richiesto di non divulgare il kit perché anche a lei non è piaciuto. è una questione di come si parla di questo, di 'approaching'. e, purtroppo, la mentalità brasiliana, con la bellissima influenza della Chiesa, non è ancora capace di affrontare l'omosessualità. non credo che in Italia sia così più facile (come non lo è dappertutto -- ad eccezione di Islanda, credo).


    un abbraccio.

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  21. Caro Sergio, il tuo primo commento mi ha sorpreso un poco. Tu dici che io e Giancarlo siamo arroganti (anche se non ho capito il tuo appunto sulla famiglia di mia moglie), ma quello che è strano è che considero arroganti e metidos proprio voi brasiliani. Il fatto che alcune persone siano più pacate, più discrete, a prima vista più educate, non significa che siano meno arroganti o presuntuose di altre che agiscono in modo diverso.

    Io vivo qui da quasi 3 anni. Poco per conoscere un popolo, ma abbastanza per conoscere le persone. E credimi Sergio, la maggior parte dei brasiliani che io conosco, per non dire la quasi totalità, si sentono superiori agli altri. C'è nel vostro sangue questa maledetta idea di superiorità che, anche se non si manifesta chiaramente, è sempre espressa in quello che dite o che fate. Non hai idea di quante persone, brasiliane, si credano migliori di altri e pensano che il Brasile, pur avendo problemi, è il miglior paese del mondo, con le donne più belle del mondo, con le spiagge migliori del mondo, con la natura più spettacolare del mondo, ecc.

    E questo per te non ti sembra arroganza e presunzione?

    Il fatto che i nostri due paesi abbiano cose, negative e positive, in comune, non significa che non si debbano parlarne. Come giustamente hai fatto notare, se in Brasile ci sono i trafficanti in Italia c'è la mafia. Ma questo non vuol dire che devo accettare i trafficanti e altri numerosi delinquenti che rovinano questo paese. Ti potrei anche far notare che, in ogni caso, avvengono più omicidi per colpa dei "tuoi" trafficanti che per la "mia" mafia, ma non stiamo qui a fare una comparazione inutile.

    Sono d'accordo con te che, in questo momento, l'Italia sia peggiore in economia. Ma in fatto di politica ho i miei dubbi, considerando i politici che operano qui in Brasile. E se l'Europa in genere ha raggiunto una qualità di vita invidiabile, non penso che sia solo per la "generosità" di qualcosa. Penso, forse ingenuamente, che siano le persone che creino il tipo di vita che li circonda. E forse su questo hai ragione: non ho molta fiducia in voi brasiliani. Penso che, anche se l'economia dovesse continuare a cresce, molte cose qui non cambieranno. Ma questo solo il tempo lo potrà dire.

    Il fatto poi che negli Stati Uniti noi italiani siamo "uno scherzo" o oggetto di piada, sinceramente non mi tocca neppure. Io conosco il mio valore e se la gente vuole ridere delle mie origini è libera di farlo.

    Il tuo secondo commento è già diverso, meno polemico e più interessante, perchè dai un'idea reale di cosa vuol dire essere omosessuali in Brasile. E hai ragione quando dici che anche in Italia, come in altri posti, non sia facile la vita per chi, in qualche modo, viene considerato "diverso". Questa purtroppo è una realtà molto triste, ma non saremo noi due a cambiare le cose. D'altronde, come vedi, basta avere idee diverse su alcune cose che già ricevi commenti sgradevoli (non è il tuo caso).

    Un abbraccio

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  22. e tu agisci in un modo arrogante. generalizzare è (quasi) inevitabile ma non inteligente. riguardo il tuo commento sull'arroganza e 'metideza' di noi, bene, non è questo che vedo io. è una questione di percezione. trovare il suo il miglior paese del mondo, con questo o quello di più meraviglioso bla bla bla si traduce, per me, come ciecità. Brasile è un paese come tutti gli altri; il miglior posto del mondo lo è, in verità, a causa del fattore psicologico e non geografico, economica ecc. è dov'è il tuo cuore, i tuoi amori, infine. non credo che a causa di codeste persone hai tu ragione in giudicare tutta una nazione. Franco, c'è così tanto da considerarsi, da includere nell'equazione... l'Italia ha avuto una storia diversa, una traietto più fortunato. o credi davvero che eravate politizzati ed educati da quando una giovanissima nazione? in questo punto dico 'generosità storica'. avete avuto secoli per arrivare dove siete, e anche così avete problemi. quello che non piace a noi brasiliani è tua analisi semplicistica. senza la tua fiducia nei brasiliani (Dio, Enzo dice lo stesso), abbiamo superato l'economia italiana ed anche quella del Regno Unito... figurati se avessimo noi il regalo della tua fiducia... e so che dire questo può essere questionato poiché crescere economicamente è diverso di svilupparsi... però, negli ultimi 20 anni, siamo sviluppati al di là di cresciuti. ancora con molte insufficenze, però la crescita economica è riflessa nella vita della gente (e mi dica: questa crescita è risultato di che cosa? degli italiani che vivono in Brasile? o della società brasiliana che ha lavorato e del governo prendendo le corrette misure?)

    riguardo la politica, adesso, dipenderà dalla percezione una volta più (ma sempre la percezione!!!). Lula, anche se passibile di critiche, ha fatto molto per il paese (essendo ingenuo credere che lui l'ha fatto da solo). quando parliamo della coscienza politica, sì, i brasiliano mi vergognano. mi vergognano perché non abbiamo fede nella politica -- e continuamente sono rieletti quelli che dovrebbero essere arrestati.

    però, ci sono stati avanzi almeno a quello che riguarda la Pubblica Amministrazione (spero che sia lo stesso di Executivo, giusto?).

    ps. sì, i trafficanti uccidono più della mafia. però, la forza che la mafia esercita sulla politica, credo, è maggiore. parlavo di poteri paralleli, corruzione ed ecc.

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  23. Col permesso di Franco invito pure il gaucho e perche' no..anche Sergio, a leggersi O Mascate
    http://o-mascate.blogspot.it/search/label/Complexo%20de%20vira%20Latas
    e inviargli i loro commenti che con molto piacere leggero'!

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  24. Innanzi tutto "Jonas Mendes Schneider" è un nome chiaramente falso, ma questa e una colpa di Franco, perché non ha attivato un contatore che registri il numero IP di chi commenta. Scopriresti grandi sorprese.

    Da quando ho inserito due contatori sul blogger i commenti idioti, come quelli del falso "Jonas Mendes Schneider" tra cui addirittura minacce di morte, sono cessati come per incanto.

    Il falso "Jonas Mendes Schneider" parla di primo mondo, lasciando da intendere che lui faccia parte del terzo. Di fatto il falso "Jonas Mendes Schneider" è un'emerito ignorante in storia, in quanto non sono mai esistiti il primo e neppure il secondo mondo, mentre il "terzo mondo" nacque da un'errata traduzione dal francese di quello che doveva essere "Terzo Stato".

    Quello che gli ignoranti come il falso "Jonas Mendes Schneider" chiamano di primo mondo altri non era che il Patto Atlantico (NATO) contrapposto all'inesistente secondo mondo che in realtà era il Patto di Varsavia.

    Ma credere che un falso "Jonas Mendes Schneider" sappia queste cose è come credere che la terra sia piatta.

    Devo dire che Franco si è veramente arrabbiato, per la prima volta, in tanti suoi commenti, non ho visto tanti errori di battitura come nel commento omnibus al falso "Jonas Mendes Schneider". Questo è sintomo di una grande rabbia.

    E ciò vuol dire che il falso "Jonas Mendes Schneider" ha fatto "filotto", cioè ha ottenuto il suo scopo di farti arrabbiare, perché la serie di commenti preparati a tavolino avevano sicuramente questo scopo, quello di farti "imbufalire".

    Io non credo neppure che il falso "Jonas Mendes Schneider" sia brasiliano, il fatto che scriva in portoghese abbastanza buono non dimostra nulla. Io credo che si tratti di qualcuno che già conosci, e cerca di farti scendere al suo livello, per poi poter dire che sei come tutti gli altri.

    Per concludere devo dire che il falso "Jonas Mendes Schneider" oltre che ignorante è anche imbecille, perché non si rende conto che la maggior parte dei tuoi interventi, come i miei, provengono da traduzioni di giornalisti o blogger brasiliani. Quindi quando afferma che "Sinceramente.Blog vagabundo e muito mal intencionado.A tal pobre e falida Itália falando do Brasil" in realtà deve sostituire la parola Italia con Brasile.

    Perché alla fine dei conti è lo stesso Brasile che parla contro se stesso, tu come io non facciamo altro che fornire una traduzione per il lettore italiano.

    Ma poi un soggetto come il falso "Jonas Mendes Schneider" che non esiste nella realtà quotidiana, ma solo nella mente bacata di qualche personaggio che ho già definito molte volte nei miei post, non merita neppure risposta. Ma lo invito, se ha coraggio a commentare sul mio blog "TARPATO" http://www.mostachetti.net oppure su http://pasquinonews.wordpress.com o anche su http://ilmosta.blogspot.com, dove potrò vedere da quale città scrive il falso "Jonas Mendes Schneider". Ma già so che il vigliacco non si farà vedere da quelle parti.

    Franco, non arrabbiarti, la vita è bella proprio perché esistono questi falsi "Jonas Mendes Schneider" che dimostrano quanto il mondo debba ancora migliorare.

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  25. Il fatto che tu non veda quello che vedo io è normale. Mia moglie è letteralmente una santa donna ma nel contempo è di una ingenuità paurosa. Lei sa vedere 1000 difetti dell'Italia ma fa fatica a vedere quelli del Brasile. Cecità? Probabile, ma non è la sola con questo problema. E se su 100 persone che conosco 90 credono che il Brasile sia migliore di tutto e di tutti, questo a parer mio non è generalizzare.

    E se altre persone (ma chi è questo Enzo che sempre parli) la pensano come me forse, dico forse, qualcosa di vero ci sarà, non credi?

    Che l'Italia abbia avuto un tragitto diverso questo lo sappiamo tutti, e che per arrivare a dove è arrivata ci sono voluti anni e anni di storia anche questo è chiaro. Ma è proprio questo il problema. Il Brasile è un paese giovane e quindi col tempo potrà migliorare. Ma sembra che molte persone, politici per primi, pensino esattamente il contrario. Cioè che il Brasile è così grande e potente che tutti gli altri devono inchinarsi davanti a lui. La tua presidente Dilma, solo per il fatto di aver superato la Gran Bretagna, quando è venuta in Europa per dei convegni andava a dare lezioni di economia a "todo mundo". Questo non è un atteggiamento da "giovane paese che vuole migliorare", ma da paese arrogante e presuntuoso che si crede migliore di altri. Penso che la modestia serva in ogni occasione, sia in un discorso tra amici che tra regnanti di vari paesi.

    Tu dici che Lula, in qualche modo, ha fatto molto per il Brasile. Io, non conoscendo la storia del tuo paese prima di Lula (vivevo ancora in Italia) non me la sento di contraddirti. Però non posso fare a meno di pensare che, se ora le cose vanno meglio, come diavolo era il Brasile prima di lui? Se ora, con l'aiuto di Lula e di Dilma, sanità, educazione, qualità di vita fanno letteralmente schifo (parlo di istituzioni pubbliche), non riesco a immaginare cosa poteva essere il Brasile senza di loro. Per non parlare della violenza, che è forse la cosa più terribile di questo paese.

    Quindi, per finire, anche se ti sembrerà strano io ho fiducia nel tuo paese, nel senso che sono sicuro che alla fine molte cose miglioreranno. Ma finchè molti brasiliani continueranno a comportarsi come hanno sempre fatto, finche molti di voi continueranno a pensare che il Brasile è il miglior paese del mondo, allora questo miglioramento sarà molto difficile da ottenere.

    P.S. sarà perchè sono italiano, ma io preferisco avere "in casa" un mafioso che un trafficante. Preferisco un delinquente che agisca sulla politica e sul potere in genere che sulla povera gente. Ma è solo una questione di idee.

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  26. Non entro nel merito della discussione perché il discorso si farebbe lungo. Ma solo vorrei fare una domanda a Sergio.

    Vorrei sapere da Sergio cos'è la Mafia, se saprebbe descriverla in modo che io comprendo cosa sia?

    Ovviamente non pretendo che scriva in italiano, lingua che non padroneggia, ma può scrivere in portoghese, dove saprebbe spiegarsi meglio.

    Perché pongo tale domanda? Si chiederà Sergio e magari anche Franco. Perché alla mia veneranda età ancora non mi è chiaro il concetto.

    Devo ovviamente aggiungere, che la risposta potrebbe essere articolata e con particolari evidenziati, cosa non adatta a questo piccolo spazio dei commenti, quindi può inviarla alla mia email giancarlo@rocketmail.com ed io provvederò ad inserirla in un apposito post, sia la versione integrale in portoghese che la mia traduzione in italiano.

    Ringrazio fin da ora Sergio per la sua spiegazione.

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  27. x Giancarlo
    che Jonas Mendes Schneider sia un falso nome lo avevo intuito, come immagino che non sia brasiliano ma italiano come me, e che sia una persona che in qualche modo conosco (anche se non credo che sia quella che tu stai pensando).

    Per quanto riguarda gli IP di chi commenta devo ammettere la mia ignoranza, ma non ho idea di come fare (anche perchè, una volta saputo l'IP in questione, cosa posso fare? Non posso sputare in un occhio a un IP!).

    Che questo falso Jonas mi abbia fatto arrabbiare è vero, e mi scuso sia per gli errori che per le parole (ma gli errori sono anche in parte dovuti alla ignoranza menzionata prima). Il fatto è che io posso accettare idee diverse, ma non le offese personali. E siccome il nostro falso Jonas ha fatto di tutto per farmi arrabbiare, essendoci riuscito, non posso fare altro che dirgli BRAVO! (oltre però mandarlo a cagare).

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  28. quest'arroganza tupiniquim che parli a tutto il tempo suona proprio come quella americana. non credo davvero che sia così, credo che sia soltanto un'impressione tua che la tieni volentieri. fortunatamente non sono ingenuo come tua moglie e posso criticare Brasile per ore. nei miei commenti ho manifestato proprio chiaramente come mi sento, per esempio, a rispetto della mancanza di coscienza politica di grande parte dei brasiliani (sono uno studente di diritto e ho contatto con persone politizzate e questo mi fa credere ad un futuro più positivo).

    riguardo a Enzo, l'ho citato perché lui è proprietario d'una azienda che non va bene proprio perché lui non l'amministra bene e il suo sport è colpare i brasiliani per questo. tu mi hai fatto pensare di lui.

    Oddio, parli del Brasile o degli Stati Uniti? "che il Brasile è così grande e potente che tutti gli altri devono inchinarsi davanti a lui"... hmm... interessante. qual è stata a risposta di Angela Merkel davanti alla crisi generata da Grecia, Italia e Spagna che minacia l'Euro? Non so proprio quale sia stato il suo discorso, ma dubito che sia 'congratulazioni, amici europei, siete ottimi amministratori!'. Brasile è già stato fortemente criticato da qualche tempo (sotto l'amministrazione di FHC) e, essendo la verità, l'abbiamo inghiottito a secco. la situazione ci permette di criticare, e purtroppo la critica non

    sì, l'educazione e la sanità vanno male, molto male. esempi vergognosi ci sono molti. questa è una critica valida. tuttavia, siamo bene sufficentemente per non andare a bancarrota, investendo invece di annunciare tagli in diritti acquisti dalla popolazione.

    la violenza è risultato diretto della disuguaglianza sociale, e tutte e due esistono infatti. chiunque ti dica -- brasiliano, italiano ecc -- che Brasile è un paese socialmente armonioso, mente. però, non ci svalida, il popolo brasiliano non è, per questo, fatto da delinquenti e marginali.

    diffendo che i miglioramenti che ho citato arrivano alla società. che i membri più deboli della mia società abbiano tante opportunità quanto ho avuto io, di educazione, lavoro, divertimento.

    riguardo la tua scelta sui mafiosi, la gente è affettata indirettamente -- è affettata comunque, solo che di modo diverso.



    per fine, caro Franco, ti indico un altro sito dove leggere notizie sul mio paese. Ho letto che ti piace folha? attento! non è il più affidabile... cerca di leggere qualcosa sul Carta Capital, per esempio. è una linea ideologica diversa, forse ti piaccia (o no! hhaha)

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  29. Mi sono pisciato addosso con la tua frase "Non posso sputare in un occhio a un IP!" troppo forte.

    Comunque nel mio blog trovi due iconine sotto la foto del pappagallo Till, cliccaci e saprai come attivare i contatori. E sempre meglio metterne due.

    Il sitemeter quando attivato, selezioni "By Details" e li vedi l'IP troncato, ma cliccando sul numero a fianco ti appare l'ubicazione della città e del paese, scoprirai che molti accessi vengono da Mountain View, è Google che ti sta scandagliando.

    In extremetracking gia facendo passare il mouse sulla bandierina in molti casi ti viene indicata la città e il paese, non dovesse apparire scopia l'indirizzo IP e passalo ad un programma di Whois come http://www.ip-adress.com/ip_tracer/ .

    Quando ti dice che l'indirizzo è sconosciuto è perché fa parte di una rete generalmente locale, come può essere una banca, che ha una sua rete e da cui gli utenti possono accedere a internet esterno.

    Ci sono altri motivi per cui in IP non è rintracciabile, ma non li dico per non favorire i commentatori idioti.

    Buon lavoro

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  30. Caro Sergio, mi dispiace deluderti, ma conosco molto bene Carta Capital, e infatti la cito in numerosi post. Conosco anche molto bene l'inaffidabilità di Folha, e infatti avevo scritto un post proprio su questo. Quindi se mi credi un ingenuo o un semplice italiano che faccia il turista in Brasile ti sbagli di grosso.

    E quando parlo su presunti o reali segni di grandezza, mi riferisco proprio al Brasile, e non agli USA.

    E sei libero di pensare che le idee che ho sul Brasile o sui brasiliani in genere siano solo mie impressioni. Io non faccio altro che raccontare quello che vedo tutti i giorni vivendo in Brasile. Poi, se qualcuno non vuole crederci, non è problema mio.

    Quindi se vuoi possiamo continuare a "passarci la palla" affermando che l'arrogante sono io o lo siete voi, che questa cosa sia vera o che sia falsa, che questo sia giusto o questo sia sbagliato, e via discorrendo. Oppure possiamo fare una cosa più semplice, tenerci le proprie idee e continuare con la vita di sempre.

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  31. Carta Capital è tanto democratica che non ha mai pubblicato decine di miei commenti. Se un portale tanto importante ha paura del commento di un singolo cittadino vuol dire che non ha il coraggio di dimostrare quello che dice.

    Economicamente parlando, di crisi economica europea, Sergio non sa nulla. Ma qui il discorso si fa complesso e lungo.

    Ma a Sergio devo dire che la sua frase "siamo bene sufficentemente per non andare a bancarrota, investendo invece di annunciare tagli in diritti acquisti dalla popolazione." mi fa comprendere quanto poco conosca il Brasile. Mi fa quasi pensare che sia un'italiano che si spaccia per brasiliano.

    Il Brasile non va in bancarotta, già lo è da tempo. Solo le ipocrite menzogne di PTrala e compagni riescono a mascherare la situazione.

    Non hanno più un aero da caccia e non hanno i soldi per comperarne di nuovi, mentre la povera e bancarottiera Italia ne acquista 130.

    Sergio, che l'Italia sia allo sfacelo è vero, ma è anche vero che ciò avviene per una politica populista di feroci sindacati di sinistra, guarda caso della stessa idea dell'Apedeuta che vuole trasformare il Brasile in una dipendenza di Cuba.

    Sergio, tu hai ragione a difendere il tuo paese, ma non devi farti prendere dalla foga. Se il PT continua al potere siete condannati a trasformarvi un una immensa Corea del Nord, grazie anche ai compagni di Carta Capital.

    E quando questo avverrà Sergio probabilmente si troverà nella povera e fallita Italia, e mai penserà di fare ritorno nel Pais Maravilha di quel fanfarone apedeuta.

    Se vuoi difendere i Brasile, difendi il popolo brasiliano, che merita molto di più delle "esmolas" del tre 7, che hanno portato il Brasile, nel corso dei secoli, ad essere quello che è.

    Sicuramente studiare la Storia (con la S maiuscola) del proprio paese aiuta molto di più che studiare le "baggianate" che scrive Carta Capital.

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  32. Una volta, un personaggio pubblico, all'ora Questore di Milano, oggi ricopre un'alta carica ministeriale mi ha definito "rompicoglioni professionale", che nel linguaggio militare non è un'offesa, ma quasi un complimento.

    Nella vita civile il significato della frase è chiaramente più legato al contesto della frase stessa.

    Ma per non venir meno alla mia qualifica di alta professionalità nel ramo, vengo a segnalare questo link http://bit.ly/HyulLt

    Per frenare comment esageratamente di parte devo precisare, che a parte i commenti personali, i dati provengono da organismi pubblici brasiliani, quindi eventuali lamentele e proteste devono essere indirizzate a questi ultimi.

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