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Grazie per quello che abbiamo fatto!

Non sono un esperto di politica internazionale, né tanto meno sono un diplomatico delle Nazioni Unite o un attivista dei diritti umani. Ma mi sembra che l’Italia, nel corso di diversi anni, abbia sempre ricevuto a aiutato migliaia di disperati che, per mezzo di barconi e altri mezzi, sono venuti in Italia con la speranza di una vita migliore, o solo per fuggire dalla miseria e dalle disgrazie del loro paese d’origine. Non mi sembra che l’Italia abbia mai abbandonato alla deriva persone in cerca d’aiuto. Anzi, è uno dei pochi Paesi europei dove ha sempre cercato di aiutare, a volte a spese dei propri concittadini, chi aveva sperato e cercato nell’Italia quello che non aveva nel suo Paese (ma correggetemi se sbaglio). Però cosa leggo oggi su Carta Capital?

‘A Itália não pode devolver refugiados’

A Corte Europeia de Direitos Humanos considerou, na quinta-feira 23, a Itália culpada por violar os direitos de 11 imigrantes somalis e 13 eritreus que tentaram entrar no país ilegalmente. Eles faziam parte de um grupo de 200 pessoas que partiu em três barcos da Líbia e foi enviado de volta ao país africano em 2009.

… A Itália foi condenada a pagar a cada um dos imigrantes no caso 15 mil euros pelos danos, pois a Corte entendeu que os indivíduos foram expostos ao risco de maus-tratos na Líbia e repatriação aos seus países de origem.

… Segundo a Corte, a Itália violou o artigo terceiro da Convenção Europeia de Direitos Humanos, que proíbe o tratamento desumano ou degradante, e o artigo quarto do Protocolo Quatro, contra a expulsão coletiva.

… Rodrigues, coordenador da Cátedra Sergio Vieira de Mello em parceria com o Alto Comissariado das Nações Unidas para os Refugiados (Acnur), aponta que o caráter da decisão é significativo. “Os países europeus têm condições de receber essas pessoas, embora a crise econômica crie resistência a estrangeiros. Mas a decisão é importante por mostrar que mesmo na crise não se pode abdicar de diretos fundamentais.”

… Até o início do ano passado, a Itália mantinha um acordo bilateral com a Líbia para devolver imigrantes que tentassem chegar ao país. O tratado, assinado em 2008 pelo ex-premier Silvio Berlusconi e pelo coronel Muammar Kaddafi, incluía 5 bilhões de dólares em reparação pela colonização italiana em troca de uma maior cooperação do regime líbio para conter a imigração ilegal.

… O acordo, no entanto, é uma espécie de “massa cinzenta”, pois é preciso separar o migrante econômico do refugiado, que enfrenta o temor da perseguição, explica Rodrigues. “O último governo italiano sequer fazia essa diferença, não queria mais estrangeiros.”

… “A medida também é questionável porque era importante para Kaddafi aprisionar os que incomodavam o regime (e possivelmente tentariam deixar o país devido a perseguições).”

… De acordo com a Corte de Direitos Humanos, apenas em 2009, a Itália conduziu nove operações no mar para interceptar barcos com imigrantes por meio do acordo com a Líbia.

… Essas incursões não são, contudo, as primeiras medidas radicais da Itália em relação a imigrantes ilegais.

… Durante as revoltas populares contra os ditadores no norte da África, o país sofreu com um grande fluxo de imigrantes vindos de Egito, Líbia e Tunísia. A ilha de Lampedusa, com apenas cinco mil habitantes, chegou a receber mais de 20 [20???]  imigrantes ilegais, principalmente tunisianos.

… Neste cenário, o OTAN (Organização do Tratado do Atlântico Norte) e a guarda costeira italiana deixaram à deriva por 15 dias uma embarcação com 72 imigrantes africanos, incluindo mulheres e crianças, que tentavam chegar a Lampedusa. Quando o resgate foi realizado – somente depois de o barco conseguir retornar à costa da Líbia -, 61 tripulantes haviam morrido.

… Em abril de 2011, a França bloqueou a passagem de trens com milhares de imigrantes tunisianos e militantes de direitos humanos vindos da Itália, que havia concedido permissões temporárias de residência a cerca de 26 mil imigrantes daquele país africano.

… A Itália criticou a postura da França alegando violação das regras de livre circulação da União Europeia. Mas o governo do país vizinho já havia manifestado insatisfação com os vistos, uma vez que muitos dos imigrantes demostravam intenção de seguir para o território francês. Logo, a atitude italiana seria uma maneira de “despachar” o problema para outra nação europeia.

Se la Corte Europea dei Diritti Umani ha deciso questo, non sono certo io che posso andargli contro. Parto sempre dal presupposto, a volte ingenuamente, che ognuno sappia fare il proprio lavoro, quindi se qualcuno nei vertici afferma che abbiamo sbagliato, posso solo accettare tale “sentenza” e chiedere umilmente scusa. Ma considerando la mia totale ignoranza, mi viene spontaneo chiedermi. ma sarà proprio così? E’ giusto incolparci di violare i diritti umani di persone che cercavano aiuto proprio nella nostra Nazione? E, forse la cosa più importante, è questo il ringraziamento per tutto quello che abbiamo fatto con i vari albanesi, tunisini, etiopi e altri stranieri? Forse non saremo dei santi (ma chi lo è?) ma di sicuro non abbiamo bisogno di queste accuse.

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6 Commenti

  1. Se l'Italia avesse un minimo di dignita' manderebbe a correre queste ridicole organizzazioni composte de gente che ruba lo stipendio e pontifica in base ai rapporti di forza del momento.
    Stefano

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  2. E vero che la libertà di stampa è un diritto, ma anche non leggere certi imbrattacarte è un diritto.

    Carta Capital è nota in Brasile, tra le persone che hanno una cultura un poco più vasta, per descrivere i fatti a suo modo, rovesciando la verità e facendola apparire falsa.

    Che la condanna all'Italia ci sia stata è vero, anche se ingiusta.
    Che la Francia, dopo aver sfruttato anche gli escrementi degli algerini non li vuole, anche questo è vero. Li basta che il pagliaccio ordina "Chiudete le frontiere" e le frontiere vengono chiuse.

    La storia della Nato e dei 15 giorni alla deriva è vera, visto che Malta e la Francia fanno parte della Nato, ma purtroppo in questo caso l'Italia non è colpevole.

    La barca si fermava dopo 18 ore di navigazione per mancanza di carburante e il vento la spingeva rapidamente verso le acque maltesi (ricordiamoci che Malta è membro del Commonwealth (Inghilterra, Margaret Hilda Thatcher, colonialismo selvaggio, etc tanto per dare un'idea).

    Tant'è che un elicottero militare maltese, una volta che la barca era entrata in acque maltesi li aveva fotografati dal cielo e aveva lanciato diverse bottiglie di acqua e un poco di cibo (alcuni pacchi di biscotti).

    Ecco cosa scrive in merito l'inglese Guardia:
    Soon a military helicopter marked with the word “army” appeared above the boat. The pilots, who were wearing military uniforms, lowered bottles of water and packets of biscuits and gestured to passengers that they should hold their position until a rescue boat came to help. The helicopter flew off, but no rescue boat arrived.
    No country has yet admitted sending the helicopter that made contact with the migrants. A spokesman for the Italian coastguard said: “We advised Malta that the vessel was heading towards their search and rescue zone, and we issued an alert telling vessels to look out for the boat, obliging them to attempt a rescue.” The Maltese authorities denied they had had any involvement with the boat.

    Pochi giorni dopo venivano sfiorati dalla portaerei FRANCESE Charles De Gaulle, che neppure si degna di rifornirli di acqua, e li lascia ancora alla deriva, ma faceva decollare due aerei che sorvolavano varie volte la barca, quindi non possono dire di non averla notata.

    Ecco cosa scrive sempre il Guardian in merito a questi bastardi vigliacchi: At some point on 29 or 30 March the boat was carried near to a Nato aircraft carrier – so close that it would have been impossible to be missed. According to survivors, two jets took off from the ship and flew low over the boat while the migrants stood on deck holding the two starving babies aloft. But from that point on, no help was forthcoming. Unable to manoeuvre any closer to the aircraft carrier, the migrants’ boat drifted away. Shorn of supplies, fuel or means of contacting the outside world, they began succumbing one by one to thirst and starvation.
    The Guardian has made extensive inquiries to ascertain the identity of the Nato aircraft carrier, and has concluded that it is likely to have been the French ship Charles de Gaulle, which was operating in the Mediterranean on those dates.

    Inoltre don Mussie Zerai, sacerdote eritreo residente a Roma, che ha ricevuto sul suo telefono cellulare la richiesta di soccorso dei naufraghi conferma la versione del Guardian, e precisa di aver informato la Marina italiana, ma di aver fornito erroneamente la rotta Tripoli-Lampedusa, perché i naufraghi non sapevano indicare la loro posizione. Le navi mandate alla loro ricerca non hanno trovato traccia dell'imbarcazione, perché la stessa, come ho detto più sopra, priva di carburante era stata spinta dai venti in direzione di Malta.

    Che poi gli imbrattacarte di Carta Capital inventano che l'Italia sia colpevole è normale. E qui mi fermo perché il discorso si farebbe troppo lungo.

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  3. Quello che a me ha dato più fastidio, non è quello che ha scritto Carta Capital. Che l'Italia sia stata condannata dalla Corte Europea è vero - gli atti del processo li trovate qui:

    http://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/view.asp?action=open&documentId=901572&portal=hbkm&source=externalbydocnumber&table=F69A27FD8FB86142BF01C1166DEA398649

    Quindi io non incolpo Carta Capital di aver dato questa notizia. Saranno anche degli imbrattacarte ma in ogni caso hanno fatto il loro lavoro, cioè dare notizie. D'altronde abbiamo anche tantissimi giornali italiani che godono a dare notizie negative dell'Italia, quindi perchè sorprendersi se lo fa un giornale straniero?

    Quello che a me fa incazzare è proprio la Corte Europea che, anche nel caso quello che è successo fosse vero, ha dimenticato con estrema facilità tutto quello che l'Italia ha fatto per migliaia di immigrati. Se poi aggiungi che l'Italia non ha colpa di questo e sembra che sia una congiura franco-inglese, allora capisci il motivo di questo giramento di cogl...i!

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  4. Come avevo scritto, il discorso si farebbe lungo. Ma poi bisogna vedere chi presiedeva la Corte Europea al momento della condanna. Non ho tempo e neanche voglia di verificarlo, ma posso immaginarlo.

    Sul fatto di non incolpare Carta Capital ho i miei dubbi, in quanto applicano una tecnica ben nota. Danno una o più notizie vere (la condanna all'Italia e il blocco francese) per poi infarcire il resto con menzogne.

    Come i 20 africani giunti a Lampedusa. In caso di contestazioni scriverà un trafiletto in novecentesima pagina in cui ammette l'errore di battitura, che ha trasformato un 2.000 in 20.

    Anche questa è una nota tecnica diffamatoria. Prima accusi, con un errore, poi smentisci. Ma chi va a leggere la smentita? Nessuno.

    Italiani, che pagano le tasse, dopo aver comperato con sudati risparmi una casetta a Lampedusa per la vecchiaia a 100, ora si trovano in mano una casa che vale 1, sempre se la stessa non è stata occupata da un centinaio di africani.

    Questo non lo dice Carta Capital.

    Che poi alla fine tutto diventi un giramento di ..... hai perfettamente ragione. Ma il bello e che il peggio deve ancora avvenire, e se avrai la (s)fortuna di vivere ancora molto ne vedrai delle belle. Io, nel mio piccolo pensiero, spero di schiattare prima.

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  5. Mi ero dimenticato un particolare.
    La condanna è solo teorica, perché l'Italia farà ricorso, e solo dopo la sentenza definitiva si potrà parlare di condanna.

    Inoltre, da non sottovalutare, i cittadini stranieri che hanno fatto ricorso lo hanno fatto perché associazioni italiane sono andati a cercarli, ed hanno trovato solo una parte dei 200.

    Alla Corte europea gli extracomunitari erano difesi da due avvocati italiani.

    Qualunque sia il risultato, nessuno può dire che l'Italia è inadempiente. Perché il respingimento è avvenuto in acque internazionali nel rispetto di un trattato che è passato al vaglio del Parlamento e del Senato, ed infine l'Italia stessa si è adoperata per ridurre il danno di cui non è colpevole.

    Ossia: Fai del bene e prendilo in ...., ma questa è la natura di noi italiani, e nota che ho precisato NOI, ossia io mi metto nel gruppo.

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  6. Faccio parte anche io di quel gruppo, anche se sto cercando d'imparare. Sai com'è... alla fine ci si stanca di prenderlo in quel posto.

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