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Bahia (e non solo) sotto assedio


A volte qualcuno mi critica perché parlo male del Brasile. Tengo a precisare che io non parlo male di questo Paese, ma quando vedo o sento cose da far venire i brividi trovo quasi impossibile non parlarne, specialmente quando in altri luoghi o situazioni sento dire che queste cose non esistono.

Per  esempio, quando si parla di sicurezza, quasi tutte le persone normali che vivono o che hanno vissuto in Brasile sanno che quest’argomento non è certo il punto forte del Brasile. Eppure, secondo alcuni, la sicurezza in questo Paese non è così grave come sembra e quando qualcuno chiede consigli o informazioni su questo punto così importante, per esempio quando si ha intenzione di venire a vivere in Brasile, magari con tutta la famiglia e figli piccoli, ecco allora che questi individui senza coscienza hanno il coraggio di dire: “Ma no… non preoccuparti… qui non è come dicono… è come essere in Italia… ecc.”.

Allora, visto che qui è come l’Italia, andiamo a vedere cosa è successo ultimamente.

Da martedì pomeriggio scorso (03 febbraio) la Polizia Militare dello Stato di Bahia è entrata in sciopero. E’ chiaro che un’azione come questa comporta dei problemi ai cittadini e alla comunità, ma qui è peggio che essere nel vecchio Far West.

Solo per dare un’idea, nella sola giornata di oggi, venerdì 3 febbraio, solo a Salvador, capitale dello Stato di Bahia, ci sono stati 17 morti in sole 5 ore!
“Nesta sexta-feira, foram registrados 17 assassinatos e duas tentativas de homicídio em apenas cinco horas, segundo informações da Secretaria de Segurança Pública do estado. Neste mesmo dia, na semana passada, foram 13 mortes em 24 horas. Cinco lojas da Cesta do Povo, rede de supermercado controlada pelo governo estadual, foram assaltadas entre esta quinta e esta sexta-feira em Salvador. Os crimes aconteceram nos bairros da Liberdade, Caixa D′água, Ogunjá, Mata Escura e Pirajá. Nesses dois últimos bairros, os bandidos levaram todos os produtos e equipamentos.”
“Dezessete pessoas foram assassinadas nas últimas cinco horas em Salvador, na Bahia, onde cerca de 10 mil policiais militares, o que corresponde a cerca de um terço da tropa, entraram em greve na terça-feira. Com os homicídios, chega a 44 o número de mortos desde o início das paralisações. Todas os crimes foram decorrentes do disparo de armas de fogo. Foram registrados casos de vandalismo, com assaltos, arrastões e arrombamentos de lojas, em várias áreas da cidade.”
“A Secretaria de Segurança Pública da Bahia registrou 18 homicídios no Estado, desde a meia-noite e 6h41 desta sexta-feira, 3. Desse total, 15 mortes ocorreram apenas em Salvador. Outras duas foram em Ipitanga e uma em Madre de Deus, ambos localizados na região metropolitana de Salvador.”
Per poter contenere la violenza, il Ministero della Difesa ha deciso di inviare 650 uomini della Forza Nazionale e sta pensando di inviare anche 2.000 militari della  10ª Região Militar, di Fortaleza (CE). La Marina Militare ha aggiunto anche 250 fucilieri navali per la sicurezza nei porti e terminali d’imbarco e la Força Aérea Brasileira (FAB) sta aiutando con 400 militari per garantire il funzionamento regolare degli aeroporti pubblici in tutto lo Stato. Sinceramente trovo questi numeri di uomini non sufficienti per controllare ciò che avviene a Bahia, considerando anche che i poliziotti in sciopero sono circa 10.000. E infatti, da come si vede, più di tanto non possono fare.

E considerate che queste notizie sono aggiornate alle 13:35. Durante queste ore sicuramente la situazione sarà peggiorata. Eppure, secondo alcune persone, questi sono dati non allarmanti. Secondo queste persone anche in Italia succedono queste cose e se qualcuno decidesse di venire a vivere in Brasile non dovrebbe preoccuparsi con la sicurezza di questo Paese.

io torno a dire: non si tratta di criticare. Nessuno vuole far credere cose che non esistono e tantomeno mostrare solo il lato negativo di questa grande nazione. Ma è ovvio che quando succedo cose come queste è molto difficile stare zitto e far finta di niente, come se questi problemi non esistessero. Spero sinceramente che questo Paese riesca a migliorare non solo economicamente, ma anche socialmente. Perché, anche se qualcuno lo ritiene il Paese migliore del mondo, il Brasile ha ancora tanta strada da fare prima di diventare una nazione da “primeiro mundo”.

AGGIORNAMENTO A LUNEDI’ 06/02/2012 alle 7:53
Alla data di oggi le vittime sono salite a 89, Solo questa mattina furono registrati 3 omicidi. Il giorno più violento di questo periodo è stato venerdì 3 febbraio con 32 morti nella sola regione metropolitana di Salvador.

Il Governatore da Bahia, Jaques Wagner (PT), ha condannato venerdì scorso 12 poliziotti che facevano parte di questo sciopero, con accusa di vandalismo e minaccia di morte.

Sempre questa mattina, la tropa de choque della Polizia Militare è arrivata a Salvador e ha circondato il palazzo dove risiedono i poliziotti in sciopero. Si aggiungono anche 2 elicotteri e carri blindati muniti di mitragliatori. I giornalisti sono obbligati a rimanere a 100 metri di distanza e la tensione è nell’aria. Ricordo che insieme ai poliziotti, che promettono di reagire in caso di invasione di gruppi armati, vi sono anche le mogli e i figli degli occupanti.

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8 Commenti

  1. Olha só,acho que é a primeira vez que o senhor fala sobre a Bahia por aqui e é sobre os arrastões!Pois é,è vero,hoje eu estava trabalhando (Trabalho para o Governo) e os servidores públicos já estavam ameaçando sair mais cedo por causa da ameaça de retirada das frotas de ônibus quando ligam do gabinete e mandam todo mundo sair do prédio,pois iriam fechá-lo por causa dos arrastões!.E o Carnaval quase chegando,é barril!
    P.S : "barril" em baianês significa uma situação perigosa,complicada,ou ambas,daí a expressão "Não vá que é barril"

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  2. Oi Priscilla.
    Hai proprio ragione, è la prima volta che parlo di Bahia. Ma devi capirmi, sono così lontano da quello Stato (abito a Sao Paulo) che per me è quasi impossibile sapere cosa succede. Anche perchè io cerco di parlare di cose che conosco, che ho vissuto personalmente. Non posso scrivere cose solo sul "sentito dire". Ma quello che sta succedendo nel tuo bellissimo Stato è qualcosa di terribile e mi sono sentito in dovere di dire qualcosa in merito.

    Um grande abraço.

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  3. Franco,uno sciopero di militari e' roba da non credere in un paese normale (aggiungo che un aereo FAB non e' riuscito neanche a trasportare i rinforzi dell'esercito da Recife).
    Ma vedrai che in due giorni tutto verra' nascosto per dare la precedenza a notizie di "pubblica utilita'"(lo stesso e' avvenuto con il crollo a Rio).Rincoglionendo le persone e dando sussidi a fondo perduto (specialmente nel Nordeste) si puo' sperare di essere rieletti,ma non di dare progresso sociale ad un paese che lo meriterebbe.
    Stefano

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  4. Caro Stefano, penso che tu abbia proprio ragione. Tra qualche giorno nessuno si ricorderà più di questo. Anzi, qualcuno pure elogerà anche il Governo Brasiliano per aver inviato militari a Bahia, come se 2000 militari possano risolvere questo problema.

    Ma in questo periodo le cose importanti sono il Carnevale imminente e il prossimo gioco di Neymar. Se vengono uccise 17 o più persone non fa notizia in un Paese come questo. E il bello è che qualcuno pensa che la violenza in Brasile non sia un problema!

    Um abraço

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  5. Franco, dovresti fare un post sul ruolo di Rede Globo nel tenere ben disinformato il popolo brasiliano.
    Non so se a qualcuno e' capitato di ascoltare la notizia,passata in televisione con la dovuta sottolineatura. che il ministero della sanita' brasiliana ha consigliato il vaccino contro il morbillo per chi viaggia in Europa.
    Lo stesso ministero e' in ritardo di 15 anni rispetto ai piani previsti nel debellare la lebbra , ancora piuttosto diffusa in alcuni stati(ma questo Rede Globo non lo ha mai accennato).
    Stefano

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  6. Che la Rede Globo abbia il predominio sulla informazione brasiliana è risaputo, come si sa che, nei suoi servizi, cerca sempre di esaltare il Brasile e di parlar male degli altri Paesi.

    Così come molte notizie su Dilma e prima su Lula non venivano date, oppure erano distorte.

    Un giornale che è un pochino più critico verso il Brasile è il Jornal da Band. Lì, ogni tanto, sento qualche parola di critica verso il Governo brasiliano e il ruolo del Brasile nel contesto degli altri Paesi.

    Ma la Rede Globo è una vera "potenza" non solo nella informazione, ma anche in molti altri aspetti della vita dei brasiliani.

    L'idea di scrivere un post su grande (come dimensioni) emittente è molto interessante. Dammi il tempo di trovare le informazioni giuste e poi vediamo.

    Um abraço.

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  7. jackperrucho@hotmail.com8 febbraio 2012 alle ore 10:31

    O problema não e só da Bahia e de todo o Brasil, e também de todos os países em desenvolvimento e uma questão de desigualdade social que ocorre neste países.

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  8. ero lì,ma sentite...è stato davero brutissimo...abito in italia avevo soltanto 10 gg di vacanza,e ho fatto 5 dei 10 chiusa in casa...hanno atterrorizato la città,ma quello che è piu incredibbile è che che le morti sucedevvono soltanto nel (bairro)località pericolose,cosi detti classe bassa.hanno invaso centri commerciale e derrubato tanta ma tanta gente,comunque,queste cose nn sucedonno sempre,per fortuna!amo comunque mio brasile!

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